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TRENTO – No alle consegne dei corrieri all’interno degli uffici, vietato pubblicare foto di colleghi e cittadini e diffondere informazioni di lavoro. Sono alcune delle norme contenute nel nuovo codice di comportamento in vigore nella Provincia autonoma di Trento e negli enti pubblici strumentali. La versione aggiornata del documento prende atto di alcune realtà ormai presenti nella vita di tutti i giorni: chat, smart workinge acquisti online. Azioni quotidiane – cliccare, inviare e postare – ma che sul luogo di lavoro possono creare alcuni problemi. Il primo caso è quello dello shopping sul web. Sempre più comune, sempre più comodo e con sempre più opzione per ricevere i pacchi: possono essere consegnati a casa, oppure ritirati presso armadietti, tabaccherie, filiali delle poste e, fino a poco fa, anche in ufficio. A quest’ultima possibilità il regolamento pone uno stop in modo molto chiaro: “È altresì vietato utilizzare le risorse dell’Amministrazione fornendo il recapito della sede di lavoro per ricevere pacchi o spedizioni personali”.
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Cenzio Di Zanni
Le indicazioni sui social network riguardano anche l’uso personale che i dipendenti fanno di queste piattaforme. Si deve prestare attenzione ad esempio a non confondere le opinioni personali con le prese di posizione della Provincia e bisogna evitare “qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine” dell’ente. Ancora, le bacheche non devono essere impiegate per portare avanti delle conversazioni, ma per diffondere messaggi chiari e di interesse pubblico. Attenzione alla privacy delle persone: colleghi e utenti non devono mai essere postati senza il loro permesso. Divulgare informazioni? Naturalmente vietato.Il codice era stato scritto nel 2014 e l’ultima volta era stato aggiornato due anni fa. Il nuovo testo, modificato secondo le più recenti indicazioni, è in vigore dal primo di ottobre. Per promuoverne i contenuti sono previsti delle attività formative rivolte a tutto il personale.