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“FISIOinFORMATION nuove prospettive in fisioterapia”, questo il titolo del primo congresso dell’Ordine dei Fisioterapisti(OFI) di Venezia, Padova e Rovigo, in corso in queste ore a Mestre. La conferenza ha riunito esperti del settore per discutere le nuove sfide che i fisioterapisti si trovano ad affrontare, specialmente in relazione all’invecchiamento demografico e all’uso di tecnologie innovative.
Angelo Papa, Presidente dell’OFI, ha aperto il congresso sottolineando la necessità di adattare il ruolo del fisioterapista per rispondere a una popolazione in costante invecchiamento: “La nostra professione è impegnata su diversi versanti in questo momento…è fondamentale fare prevenzione e promuovere corretti stili di vita“. Ha anche evidenziato l’importanza dell’integrazione dei fisioterapisti nelle “case di comunità“, per garantire servizi riabilitativi tempestivi e di qualità ai cittadini, un punto chiave nel dialogo attualmente in corso tra OFI e Regione Veneto.
Tra i temi principali trattati vi è stato l’impiego dell’Intelligenza Artificiale (IA) come supporto per migliorare l’efficacia delle terapie. Papa ha sottolineato come “l’Intelligenza Artificiale possa rappresentare un prezioso alleato” per fornire cure sempre più sicure. Sul fronte delle novità normative, ha anche menzionato l’uso dell’ecografo, non per diagnosi medica ma come strumento di supporto terapeutico, approvato per l’uso anche da parte dei fisioterapisti dai recenti orientamenti giurisprudenziali.
Andrea Moro, referente AIFI per il Veneto, ha parlato dell’importanza della teleriabilitazione, soprattutto per i trattamenti domiciliari: “La teleriabilitazione rappresenta un’interessante prospettiva, ma purtroppo a livello normativo nazionale è ancora poco riconosciuta.” L’intervento di Moro ha anche evidenziato l’impegno di AIFI per portare le ultime novità scientifiche nella pratica dei fisioterapisti italiani.
Tra le innovazioni tecnologiche discusse, l’ingegnere Stefano Tortora dell’Università di Padova ha approfondito l’utilizzo della neuro-robotica, i cui dispositivi avanzati, come esoscheletri e robot, permettono di recuperare le funzionalità motorie in pazienti con deficit gravi. Mauro Parolin ha poi illustrato l’applicazione dell’ecografia riabilitativa, o Rehabilitative Ultrasound Imaging (RUSI), che consente un monitoraggio in tempo reale dei risultati, aiutando a migliorare le tecniche terapeutiche.
Un aspetto chiave trattato da Fabrizio De Lazzari è stato lo “Screening for Referral”, ossia la diagnosi differenziale in fisioterapia. Questo metodo valuta il paziente in modo globale, permettendo al fisioterapista di scegliere le opzioni terapeutiche più efficaci e personalizzate. Dalla sua esperienza nello sport, Tommaso Roman ha invece discusso le competenze richieste ai fisioterapisti per assistere squadre ad alto livello, mentre Giovanni Volpe ha presentato l’uso della mindfulness nel trattamento del dolore cronico.
Carla Sforza ha portato l’attenzione sulla riabilitazione del pavimento pelvico, un ambito che richiede tecniche specializzate per trattare disfunzioni croniche. La giornata si è conclusa con una tavola rotonda moderata dal Presidente Papa, dove esperti del settore hanno discusso gli sviluppi recenti in fisioterapia ortopedica, sportiva, e post-chirurgica.
Il congresso OFI ha tracciato un quadro completo delle sfide che i fisioterapisti devono affrontare oggi, tra cui l’integrazione delle nuove tecnologie, l’adeguamento alle esigenze di una popolazione in invecchiamento e il miglioramento delle competenze in ambito sanitario e sportivo. Grazie a congressi come questo, la fisioterapia si conferma una professione in costante evoluzione, pronta a rispondere alle esigenze del futuro.