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Odontoiatria di genere: perché è necessaria

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Le fluttuazioni ormonali hanno un impatto importante sulla salute dei denti, soprattutto in alcune fasi cruciali della vita femminile. Ecco perché è nata l’odontoiatria di genere

18 Novembre 2024

Le donne non sono affatto uguali agli uomini sotto il profilo della salute. Proprio per questo occorre una medicina che tenga conto della specificità del genere in tutti i campi, compreso il benessere orale. A fare la differenza sono soprattutto i cambiamenti ormonali femminili che, nel corso della vita, influiscono sulla salute della bocca.

Per fare chiarezza abbiamo intervistato la dottoressa Martina Stefanini, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie Clinica Odontoiatrica, Università degli Studi di Bologna.

Come nasce l’odontoiatria di genere?

Sorge sulla scia degli obiettivi della medicina di genere, che studia come nascono le diverse malattie, in che modo si manifestano e come si curano, prestando attenzione alle differenze fra uomo e donna. Storicamente la ricerca, in medicina e anche in odontoiatria, nasce prendendo come campione il paziente di sesso maschile. In realtà, nel corso degli anni si è visto che le donne si ammalano, anche della stessa patologia, in maniera diversa, rispondono alle terapie e hanno bisogno di farmaci in modo differente. Peculiarità di cui si tiene conto da una decina d’anni in medicina e, da molto meno, anche in odontoiatria.

Anche gli studi in odontoiatria prendono in esame soprattutto volontari uomini?

In realtà il problema in odontoiatria è che i dati vengono analizzati incorporando i risultati di tutti i pazienti inclusi indipendentemente dal genere. Sarebbe invece interessante poter fare anche una valutazione statistica separando i dati in base al genere. Un’analisi fatta solo sul gruppo dei maschi, o delle femmine, potrebbe fornire risultati diversi. Personalmente, mi occupo di parodontologia e opero in ambito della chirurgia plastica, dove sono le donne a richiedere più spesso trattamenti per correggere gli inestetismi.

Qual è il primo periodo “a rischio” per la salute orale delle donne?

È la pubertà. In questa fase i cambiamenti ormonali femminili rendono le gengive più sensibili all’azione della placca batterica, provocando infiammazioni superficiali della gengiva che portano a gonfiore e sanguinamento, causando un disturbo dei tessuti superficiali. Inoltre, è in questa fascia d’età che fanno il loro esordio i disturbi del comportamento alimentare, notoriamente più frequenti nel sesso femminile. E quando questi sono accompagnati da vomito ricorrente, si viene a creare un’acidità del cavo orale in grado di portare a erosioni dei denti anche molto significative, a seconda della frequenza degli episodi.

Come si interviene a questa età?

Durante la pubertà bisognerebbe aver già imparato a eseguire un’igiene orale domiciliare corretta: l’odontoiatra dovrebbe assicurarsi che, in questo periodo così “a rischio”, la ragazza conosca e metta in pratica tutti i passaggi. Saper rimuovere bene la placca batterica con spazzolino, scovolino e filo interdentale, infatti, porta a non spendere un centesimo dal dentista per tutta la vita. Inoltre, durante l’adolescenza, lasciando da parte i disturbi alimentari (che richiedono cure in centri ad hoc), molte ragazze sono portate a cedere spesso alla tentazione di junk food e bibite zuccherate. Perciò, oltre all’igiene orale specifica, occorre che imparino a limitare il consumo di alimenti e bevande dolci.

Un’altra fase critica è la gravidanza…

Sì, è molto importante evitare la parodontite (problema in cui i batteri portano all’infiammazione, prima superficiale e poi profonda della gengiva): essendo una malattia infiammatoria è in grado di innescare una serie di meccanismi che possono portare alla nascita premaura del feto. Oppure, può favorire la preeclampsia, problema che provoca un picco ipertensivo estremamente elevato nelle fasi terminali della gestazione in grado di mettere a repentaglio sia la vita del nascituro sia quella della madre, o di determinare un peso basso del bambino alla nascita. Suggerisco a tutte le donne che vogliono intraprendere una gravidanza di sottoporsi a una visita di controllo dall’ondontoiatria, per fare una valutazione dello stato parodontale.

È molto importante, anche i ginecologi dovrebbero raccomandarla e invece viene considerata raramente. Inoltre, è consigliabile un’integrazione di vitamine B, C, A e minerali come ferro e calcio per la mineralizzazione dei denti. E poi avere il pancione non significa rinunciare al dentista, perché è possibile sottoporsi a tutti i trattamenti in sicurezza: il momento ideale è il secondo trimestre. Le visite durante l’attesa sono importanti anche perché si possono sviluppare gengiviti su base ormonale o, addirittura, la formazione dell’epulide gravidica, lesione infiammatoria localizzata tipica del periodo di attesa. Senza dimenticare che un maggior desiderio di cibi dolci, tipico della gravidanza, così come il cambiamento del pH della saliva e del cavo orale, possono contribuire alla comparsa di problemi come la carie.

Anche la menopausa espone a una serie di rischi…

È una fase è caratterizzata da un calo degli estrogeni che porta all’aumento della secchezza della mucosa orale. E questa, a sua volta, favorisce la comparsa di afte o lesioni della mucosa orale. Inoltre, aumenta in questa fascia d’età l’incidenza dell’osteoporosi, problema associato all’aumento dei rischi di frattura da fragilità ossea; per intervenire, i medici prescrivono i bifosfonati, farmaci estremamente efficaci, ma attenzione: in caso di trattamenti odontoiatrici chirurgici, come un’estrazione oppure il posizionamento di un impianto, questi medicinali possono portare a una necrosi delle ossa mascellari nelle zone dove è stata praticata la chirurgia, con conseguenze a volte anche molto gravi, ovvero zone intere di mandibola e mascella che presentano necrosi.

Cosa è utile fare in questo periodo?

In caso di osteoporosi, prima di assumere i bifosfonati, bisogna fare una visita odontoiatrica e sottoporsi a tutti gli eventuali trattamenti che vengono suggeriti. Ed è altrettanto fondamentale mantenere lo stato di salute del proprio sorriso nel tempo, con visite periodiche stabilite dall’odontoiatra. Per contrastare la secchezza delle mucose, sintomo tipico di questa fase, si possono poi utilizzare collutori a base di acido ialuronico, in grado di alleviare il fastidio.

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