[ Leggi dalla fonte originale]
Dopo sei ore di udienza le richieste dell’accusa sono state durissime: ergastolo sia per la madre Letizia Spatola che per il compagno di lei, Salvatore Blanco. Perché per il procuratore capo di Siracusa Sabrina Gambino e per il sostituto Carlo Enea Parodi, a uccidere il piccolo Evan Lo Piccolo ad appena due anni sono stati entrambi.
Secondo l’accusa la morte del bambino, il 17 agosto del 2020 all’ospedale di Modica, è avvenuta dopo mesi di botte e maltrattamenti. Se Blanco (tuttora in carcere) ha agito perché non sopportava il pianto del bimbo, Spatola – che era già stata indagata per maltrattamenti – avrebbe anche nascosto tutto per evitare l’intervento dei servizi sociali.
Non ha retto, quindi, la teoria della stessa donna (ai domiciliari), che ha sempre sostenuto di essere stata picchiata e maltratta. Per la Procura “il fatto non sussiste” e fra i due non c’era alcun rapporto di sottomissione.
Bimbo morto per le botte: “L’esposto del papà senza prove non ci imponeva un atto urgente”
Marco Lignana
Il padre naturale del bambino,Stefano Lo Piccolo(assistito dalla legale Federica Tartara) proprio prima della morte di Evan aveva presentato un esposto in Procura a Genova, in cui denunciava possibili maltrattamenti. Quel fascicolo, però, era arrivato in Sicilia quando ormai era troppo tardi.
Ora lui tramite la sua legale si dice “soddisfatto per le richieste della Procura, anche se non mi posso certo dire felice. Perç è importante che i pm abbiano riconosciuto il ruolo avuto dalla madre in tutta questa storia”. Stefano Lo Piccolo, che svolge lavoretti a Genova, spera di poter essere in aula al momento della lettura della sentenza.