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Omicron traina l’aumento: +57%. E in Umbria, Toscana e Lombardia i casi sono più che raddoppiati

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La variante Omicron entra in Italia e fa salire i casi settimanali, che segnano un +57,7% da record. Tra l’altro nei dati entrano anche i giorni di Natale, durante i quali sono stati fatti meno tamponi. Altrimenti i numeri sarebbero più alti. La settimana scorsa l’incremento era stato del 40% e quelle precedenti del 15 e del 23%. Osservando la situazione delle Regioni si capisce quali sono quelle nelle quali la variante è maggiormente presente. Si tratta della Toscana e della Lombardia, dove i nuovi positivi sono più che raddoppiati.

I casi da lunedì 20 dicembre a ieri sono stati 258.143, contro i 163.648 della settimana precedente. Si tratta del record dall’inizio della pandemia. Quello precedente si era registrato nella settimana tra il 2 e l’8 novembre del 2020 ed era 243.444. Per i prossimi giorni ci si aspetta ancora una crescita, che certamente porterà a nuovi picchi mai raggiunti. La Omicron, del resto, fa raddoppiare i contagi ogni due giorni.

Come detto, il 24, 25 e 26 il numero di tamponi si è ridotto e infatti se si osserva tutta la settimana sono stati 4 milioni e 986 mila, non molti di più di quella precedente, quando furono 4 milioni e 276 mila.

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27 Dicembre 2021

Umbria, Toscana e Lombardia trascinano la crescita

I dati delle Regioni e delle Province fanno comprendere come in certe zone del Paese il tasso di crescita dei casi sia già altissimo. Altro aspetto interessante riguarda chi era più in crisi alcune settimane fa, cioè il Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Bolzano. Il primo cresce di molto poco, la seconda addirittura scende. Ecco i numeri. L’Umbria passa 1.978 a 4.922 (+2.944, +148,8%) Il Molise passa da 115 a 348 casi (+233, +202,6%), la Toscana da 7.502 a 16.939 (+9.437, +125,7%), la Lombardia da 32.344 a 72.307 (+39.963, +123,5%), la Campania da 11.790 a 20.826 (+9.036, +76,6%), la Puglia passa da 3.659 a 6.391 (+2.732, +74,6%) il Piemonte da 13.543 a 22.281 (+8.738, +64,5%), la Valle d’Aosta da 438 a 694 (+256, +58.4%), la Basilicata da 796 a 1.140 (+344, +43,2%), la Sardegna da 1.625 a 2.275 (+650, +40%), il Lazio da 14.864 a 20.737 (+5.873, +39,5%), l’Abruzzo da 2.413 a 3.341 (+928, +38,4%), la Sicilia da 8.671 a 11.823 (+3,152, +36,3%), la Liguria da 5.701 a 7.305 (+1.604, +28,1%), la Provincia di Trento da 1.711 a 2.184 (+473, +27,6%), l’Emilia-Romagna da 15.106 a 19.015 (+3.909, +25,8%), la Calabria da 3.530 a 4.275 (+745, +21,1%), le Marche da 4.206 a 5.074 (+868, +20,6%), il Veneto da 26.279 a 29.134 (+2.855, +10,8%), il Friuli Venezia Giulia da 4.848 a 5.127 (+279, + 5,7%). La Provincia di Bolzano invece passa da 2.529 a 2.005 (-524, -20,7%).

In tre rischiano il giallo

Questo venerdì si svolgerà come di consueto la Cabina di regia che osserva l’andamento dell’epidemia nelle Regioni e indica i passaggi di colore. Certamente andrà in giallo il Lazio, che da tempo ha superato il limite del 10% di occupazione delle terapie intensive (è a 11,3%) e da ieri è al 15%, cioè sulla soglia di sicurezza, dei letti ordinari. La Lombardia è più o meno nella stessa situazione, visto che ha superato il limite per le intensive e ha il 14,3% di occupazione dei reparti. Un po’ più indietro l’Emilia-Romanga, che ha il 13,2% di occupazione dei reparti ordinari e sfora il limite delle rianimazioni. Tutte e tre potrebbero cambiare colore, anche se ormai, con l’obbligo di mascherina all’aperto messo dal governo in tutta Italia, tra bianco e giallo non ci sono praticamente differenze.

Rischiano invece l’arancione, non dalla prossima settimana ma più probabilmente da quella dopo, la Calabria e la Liguria. Per quel colore bisogna avere l’occupazione delle intensive superiore al 20% e quella dei reparti ordinari superiore al 30%.

Contenuto l’aumento dei ricoveri: +18%

Con il grande aumento dei casi, viene osservato con attenzione l’andamento dei ricoveri, per capire se la Omicron provoca una malattia meno grave e quindi manda meno persone in ospedale. Ci vorranno ancora alcuni giorni per capire come andranno le cose e comunque preoccupa il fatto che il numero dei contagiati stia salendo tantissimo. Ieri nei reparti, ordinari e intensivi, c’erano 10.309 persone, contro le 8.692 di domenica 19. L’incremento quindi è stato del 18%, molto più contenuto di quello dei casi. In terapia intensiva si è passati da 966 a 1.089 ricoverati, con un aumento del 12,7%, più basso di quello precedente, che era stato del 16,5%. Come si vede i ricoveri ancora non preoccupano.

Sono 138 le morti giornaliere

Aumentano ma in modo meno deciso i decessi. Nella settimana appena conclusa sono stati 970, cioè 138 al giorno contro gli 810 della precedente. La crescita è del 19,7% contro il 27,3% della precedente. Anche in questo caso non si osservano effetti di Omicron, anche se ci vorrà tempo per capire l’impatto della variante sulle morti.

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