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Dopo la sconfitta del centrosinistra in Liguria, gli occhi sono puntati sull’Umbria, perché rappresenta l’Ohio d’Italia. È qui che si gioca nelle regionali del 17 e 18 novembre la prossima partita politica, la più incerta. Se il risultato in Umbria come in Emilia-Romagna (la regione rossa, pù sicura per la sinistra) indica il nuovo governatore, gli effetti però, questa volta come non mai, ricadranno sui partiti a livello nazionale.
La sfida è a due. Due donne. Secondo una tradizione di politica al femminile che data in Umbria dai tempi della “zarina” Maria Rita Lorenzetti e della ministra Katia Bellillo. A contendersi la guida della regione sono Donatella Tesei, la governatrice uscente, leghista, che ha l’appoggio del centrodestra unito, e Stefania Proietti la sindaca di Assisi. La sindaca è riuscita a spuntarla su tutti gli altri pretendenti del centrosinistra e soprattutto a tenere insieme un campo largo. È una operazione inclusione quella a cui ha puntato Proietti, che è una civica, una ingegnera. Ad Assisi ci sono in giunta tutti i partiti del campo largo: anche nella sfida per le regionali ci sono tutti. I renziani sono due nelle liste civiche, e uno dei due è il segretario locale di Italia Viva, Massimo Gnagnarini. Maria Elena Boschi, l’ex ministra renziana, nell’intervista a Repubblica ha lamentato proprio la poca visibilità per Italia Viva: “In Umbria ci hanno nascosto, speriamo bene”, ha detto. La sindaca Proietti però i veti di Giuseppe Conte e dei 5Stelle sembra saperli gestire bene.
Sondaggi politici, Umbria al voto a novembre: è testa a testa tra le candidate governatrici Tesei e Proietti
a cura della redazione Politica
Gli ultimi sondaggi danno tra le due sfidanti un testa a testa. Sull’onda della vittoria a Perugia con la sindaca Vittoria Ferdinandi, la sinistra umbra è stata attraversata da un’ondata di ottimismo. Ora, dopo la Liguria, è più cauta: non c’è la vittoria in tasca, ma ci sono le condizioni per vincere. È il mantra. Tesei è molto criticata soprattutto sul fronte della sanità regionale. ll suo quindi non sarebbe un bis trionfale.
A fare due conti è il Pd: in Umbria alle europee tutti i partiti di centrosinistra hanno raccolto 183 mila voti; tutte le forze politiche del centrodestra ne hanno capitalizzato 187 mila. E poi c’è Stefano Bandecchi, il sindaco di Terni, che va sommato alla destra.
Bisognerà inoltre vedere quanto il voto umbro sarà frammentato. In tutto i candidati governatori sono nove, cioè sette oltre a Tesei e Proietti, 23 le liste e 460 sono gli aspiranti consiglieri. C’è di tutto nelle liste dai rossobruni di Marco Rizzo, ai no vax e anti imperialisti.