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“Ci fu anche violenza sessuale”. La Cassazione ha rigettato il ricorso straordinario presentato dai difensori di Innocent Oseghale, il trentacinquenne nigeriano condannato all’ergastolo in via definitiva per aver ucciso e fatto a pezzi Pamela Mastropietro, la ragazza romana di 18 anni i cui resti furono trovati in due trolley nelle campagne di Pollenza, in provincia di Macerata, il 31 gennaio 2018.
Pamela Mastropietro, udienza in Cassazione dopo ricorso di Oseghale. La madre: “Ennesima pugnalata”
In un secondo processo d’appello, a Perugia, a Oseghale era stata riconosciuta anche la violenza sessuale. Ed è su questo punto che si era concentrato il ricorso dei legali di Oseghale, gli avvocati Umberto Gramenzi e simone Matraxia, che avevano chiesto l’esclusione della condanna per violenza sessuale.
A tale richiesta si erano opposti la procura generale e la famiglia di Pamela. Ieri, al termine dell’udienza, durata circa mezz’ora, la corte si era ritirata e la decisione dei giudici della suprema corte è stata depositata questa mattina in cancelleria. Sul caso ci sono state una sentenza di primo grado, una di appello, una in Cassazione che ha rinviato gli atti in appello, e infine a gennaio 2023 l’ultima della Cassazione, all’ergastolo.