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“Certo di intepretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo, rivolgo un pensiero grato alla memoria di San Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate”. Lo ha detto papa Francesco al Regina Coeli, applaudito dai fedeli riuniti in Piazza San Pietro. Il riferimento è alle parole dei giorni scorsi di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, riferite a Karol Wojtyla (“ogni tanto usciva di sera e andava in giro con due suoi amici polacchi. Secondo qualcuno non andava certo a benedire delle case”).
La chiara presa di posizione di Bergoglio giunge all’indomani dello scontro tra il Promotore di Giustizia vaticano, Alessandro Diddi, e per l’appunto il fratello di Emanuela, scomparsa 40 anni fa in circostanze mai chiarite e sul cui caso lo stesso Papa ha fatto riaprire le indagini.
Poi nel suo discorso Papa Francesco ha puntato oggi l’indice contro la guerra che “semina morte in modo raccapricciante”. Il Pontefice ha inviato un augurio a chi “soprattutto in Oriente” oggi festeggia la Pasqua, con un pensiero sia ai russi che agli ucraini. “In stridente contrasto con il messaggio pasquale”, ha poi aggiunto, “le guerre continuano a seminare morte in forme raccapriccianti”. Quindi “preghiamo per le loro vittime e perché il mondo non vivia più lo sgomento della morte per mano umana ma lo stupore della vita” che viene da Dio.