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Un operaio di 59 anni originario della Calabria ha perso la vita domenica in un cantiere a Ramiola di Medesano (Parma) all’interno di uno degli stabilimenti della ditta produttrice di materiali per l’edilizia Grigolin. La produzione nel colorifico era ferma e l’uomo – secondo quanto emerso –stava svolgendo lavori di manutenzione per una ditta esterna. L’operaio è precipitato dal tetto di un capannone a dodici metri di altezza ed è morto sul colpo.
I colleghi hanno chiamato i soccorsi, è intervenuto anche l’Elisoccorso di Parma ma ai sanitari non è rimasto che constatare il decesso. È stato aperto un fascicolo e indagini sono state avviate dai carabinieri di Medesano. L’operaio era residente da tempo a Borgotaro.
“Ormai non si tratta più di emergenza: è fondamentale imporre la volontà assoluta di affrontare con risolutezza quello che sta diventando un vero e proprio allarme sociale che riguarda la salute e la sicurezza sul lavoro”, scrive Roberto Varani della Cisl settore edilizia nelle province di Parma e Piacenza. “Quando si appaltano lavorazioni a ditte esterne – ricorda – è necessario che il Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza” e “chi opera in situazioni di rischio o di pericolo dovrebbe essere interrogato sui contenuti di documenti così importanti e vitali, onde evitare che poi ci si interroghi su come e perché una persona possa aver perso la vita sul posto di lavoro. Gli incidenti sul lavoro non sono mai una fatalità: sono frutto dell’inosservanza di norme, di scarsi investimenti sulla prevenzione, di controlli e sanzioni”.
In provincia di Parma da gennaio a settembre del 2024 si sono registrati otto incidenti mortali sul luogo di lavoro, dato in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023; i dati sono rilevati dall’Osservatorio che elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità. “Il territorio è tra i meno rischiosi dell’Emilia-Romagna che però si inserisce a livello nazionale in zona arancione, cioè quella in cui sono raggruppate le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le più elevate. A fine settembre 2024 il rischio di infortunio mortale in regione (27,2 morti per milione di occupati) risulta superiore a quello medio nazionale (24,0). Il settore del trasporto e magazzinaggio, nel 2024, è in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro”, ha rilevato l’Osservatorio Sicurezza Vega.