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All’insegna del revisionismo, o comunque di una decoloritura che sa di sbianchettamento politico. Mancano tre giorni al 25 aprile e la destra va in pressing sulle celebrazioni della festa di Liberazione dell’Italia dal nazifascismo: bavagli all’Anpi, cittadinanze onorarie ai partigiani negate, riferimenti al fascismo cancellati, acrobatici tentativi di equiparazione, addirittura accuse dirette ai partigiani. Da Bergamo a Pisa, dalla Liguria a Novara, il centrodestra — o nelle amministrazioni dove governa o dai banchi dell’opposizione — si è lanciato in un iperattivismo da “muro contro muro”.