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Perché tutti parlano dei filtri di bellezza di Instagram e cosa cambia dal 14 gennaio?

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Probabilmente ne avrete sentito parlare in questi giorni: da domani ci saranno molti meno filtri di bellezza disponibili su Instagram e Facebook

Attenzione: ce ne saranno molti meno, non vuol dire che non ce ne saranno più. Scopriamo cosa sta succedendo, cercando di capire anche i motivi della mossa di Meta

I filtri di bellezza su Instagram e Facebook erano un’opportunità di lavoro

Tutti conosciamo o abbiamo usato i filtri di bellezza su Instagram o Facebook: si tratta di quegli strumenti che sfruttano la  realtà aumentata (AR) per cambiare o migliorare l’aspetto di un utente. 

Cosa sono i filtri e il loro impatto sulla società

Queste funzionalità, che possono variare dalle orecchie da coniglio ai veri e propri filtri di bellezza, che rendono la pelle più liscia, ingrandiscono gli occhi o altro, reagiscono in maniera dinamica ai nostri movimenti. Quindi possiamo usarli nei video, oltre che nelle foto, e hanno avuto un impatto notevole sulla nostra società.

Resi popolari da app come Instagram o Snapchat, i filtri sono stati oggetto di studi e articoli, che hanno mostrato il loro impatto sulla nostra società.

Dal modo in cui pensiamo il trucco alla distorsione degli ideali di bellezza, per arrivare a veri e propri problemi di salute mentale come la dismorfia corporea, i filtri sono infatti molto più di un modo simpatico per personalizzare l’esperienza sui social.

Cos’è Meta Spark

Usare i filtri è semplicissimo: Instagram e Facebook offrono questa funzionalità integrata nell’app. Basta per esempio creare una storia e scorrere con il dito verso sinistra, in basso sul pulsante di scatto, e scegliere una tra le opzioni disponibili. Si vedrà il proprio aspetto modificare in tempo reale. 

Ma i filtri disponibili non sono moltissimi: “solo” 140. Ecco quindi che Meta, come Snapchat prima, ha creato Meta Spark, una piattaforma che consente a tutti di creare questi effetti di realtà aumentata.

E c’è gente che grazie a questo ha sviluppato una vera e propria attività commerciale, vendendo filtri anche incredibili come quello che vedete qui sopra. 

In questo modo, i filtri sono arrivati a oltre 2 milioni, con tantissime possibilità e una comunità molto attiva, come si può immaginare. 

Meta Spark chiude, ma i filtri integrati restano

Quindi ci sono due tipi di filtri: quelli integrati e quelli di terze parti. Ad agosto Meta ha annunciato che dal 14 gennaio 2025 avrebbe chiuso Meta Spark, dando la possibilità agli utenti di esportare i propri filtri, per poterli usare su Snapchat, per esempio. 

Questo vuol dire che da domani potremo sempre accedere a tutti i filtri integrati di Facebook, Instagram (e Messenger), ma non a quelli di terze parti

Ovviamente, tutti gli sviluppatori che hanno basato la loro attività su questa funzione si sono trovati spiazzati, in quanto il loro mercato da domani sparirà.

Certo, quasi tutti avranno trasferito le creazioni su Snapchat, se non le avevano già, ma la base utenti è diminuita di parecchio (e quindi le entrate).

Perché Meta ha deciso di chiudere i filtri di terze parti?

Ma perché la decisione di chiudere Meta Spark? Nel suo comunicato dell’agosto scorso, l’azienda ha dichiarato che la decisione è stata valutata attentamente e che “fa parte dei nostri maggiori sforzi per dare priorità ai prodotti che riteniamo soddisfino al meglio le esigenze future dei nostri consumatori e clienti aziendali“.

Insomma, non si sa, ma si possono fare delle supposizioni. Secondo diversi osservatori, i prodotti con maggiore priorità sono i dispositivi AR come gli innovativi occhiali Orion annunciati a fine settembre. 

A questo punto bisogna vedere se all’azienda interesserà recuperare il rapporto con la comunità di creatori, che sul social stanno riversando la propria frustrazione da mesi. Forse verranno create altre piattaforme per coinvolgere gli utenti e permettere loro di monetizzare, ma come avvenuto con la chiusura del client Reddit Apollo nel 2023 c’è un insegnamento in tutta questa storia: mai basare il proprio business esclusivamente su quello di un’altra azienda.

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