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Questa volta Piero De Luca vuole una elezione a rischio zero. Primo posto nel listino del Partito democratico del collegio plurinominale evitando così la sfida diretta sull’uninominale nella sua città. Ancora pesa la sconfitta di cinque anni fa quando a Salerno il figlio del governatore venne superato da Nicola Provenza del Movimento 5 Stelle che clamorosamente espugnò il fortino deluchiano.
Pd Salerno: 600 firme per candidare il figlio di De Luca capolista nel listino proporzionale blindato
di
Conchita Sannino
Una elezione che per De Luca jr avvenne dopo giorni di riconteggi a Caserta dove venne catapultato nel listino del Partito democratico. Ora il primogenito diVincenzo De Lucavuole ritornare a Montecitorio senza intoppi, forte del suo incarico di vicecapogruppo dem alla Camera dei Deputati e di seicento firme a suo sostegno di amministratori locali salernitani, a partire da consiglieri e assessori della maggioranza guidata daEnzo Napoli. Il listino accorpa anche la provincia di Avellino ela direzione provinciale del Pd di Salerno la scorsa sera ha già inviato al commissario regionaleFrancesco Bocciale sue proposte di candidature, cercando di bloccare anche ambizioni nazionali o avellinesi. Per il collegio uninominale di Salerno città l’indicazione è perEva Avossa, subentrata alla Camera dei Deputati dopo le dimissioni di Marco Minniti.
La storica vicesindaca di Salerno, fin dai tempi di Vincenzo De Luca, cinque anni fa, era al secondo posto nel listino plurinominale, dopo l’ex ministro dell’Interno che a sua volta venne sconfitto nel collegio del suo territorio. Ora l’Avossa dovrà scendere in campo nella sfida a scontro diretto tra il centrodestra e il Movimento cinque stelle, entrambi, al momento, meno organizzati rispetto alle scorse politiche e ancora in cerca di candidati. Nella rosa delle possibili candidature che il segretario provinciale del Partito democratico di Salerno, Enzo Luciano, manderà ai vertici regionali e provinciali c’è un po’ di tutto: dal vicepresidente della giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola fino ad una folta pattuglia di sindaci.
Come Stefano Pisani, primo di cittadino di Pollica o Gianfranco Valiante che guida l’amministrazione comunale di Baronissi. Poi i due consiglieri regionali salernitani, Franco Picarone (Partito democratico) e Luca Cascone (Campania Libera) e l’ex consigliere regionale Anna Petrone. Dodici persone, oltre De Luca jr e l’Avossa, che sono state indicate dalla direzione provinciale che si è tenuta lunedì scorso nella sede dem di via Manzo.
E Piero De Luca avvia la sua campagna elettorale spingendo sull’acceleratore del Pnrr e annunciando ” faremo porta a porta e saremo nelle piazze per dire agli italiani che siamo l’unica alternativa a una coalizione schiacciata sul populismo della peggiore destra ” , non mancano le polemiche politiche rispetto alla posizione privilegiata.
I promotori della lettera, sottoscritta da docenti, attivisti, giornalisti e intellettuali inviata a Letta per bloccare il terzo mandato di Vincenzo De Luca in Regione Campania, risollecitano un intervento del segretario nazionale del Pd sulle candidature salernitane e annunciano: “Stiamo preparando iniziative importanti per il prossimo autunno. Gli accordi elettorali, pur motivati da una legge suicida, lasciano l’amaro in bocca e un grande vuoto a sinistra. La battaglia contro il giogo soffocante che tiene stretta la Campania tra clientele e affari, per una diversa politica per il sud, è oggi più che mai necessaria”.