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Ci sono gli ex ministri delle Infrastrutture Graziano Delrio e Antonio Di Pietro. Ci sono manager per una vita vicinissimi alla famiglia Benetton, come Gianni Mion, e attuali dirigenti come l’ad di Aspi Roberto Tomasi. I pubblici miniteri Massimo Terrile e Walter Cotugno hanno depositato una lista di 178 testimoni dell’accusa. Persone che la Procura chiede di sentire nel processo al via il giovedì prossimo, il 7 luglio, e che ha già sentito durante le indagini.
I pm hanno diviso i testi in 18 macro aree, partendo dai lavori degli anni ’90 e proseguendo con tutte le ipotesi di rafforzamento del viadotto crollato il 15 agosto 2018 facendo 43 vittime. Nella lista quindi compare anche Danilo Coppe, l’esperto chiamato per demolire i resti del ponte prima della ricostruzione ma già contattato da Aspi nel 2003 per un progetto poi mai messo in pratica dalla concessionaria.
Non poteva mancare poi il “mastino”, Placido Migliorino, ispettore del Mit che negli ultimi anni ha girato ponti e gallerie liguri per saggiare le condizioni delle opere d’arte, spesso e volentieri non soddisfacenti. E poi la parte più strettamente di inchiesta, con ben 15 finanzieri, a cominciare dall’ex comandante del Primo Gruppo di Genova Ivan Bixio e da quello del Nucleo Operativo Metropolitano Giampaolo Lo Turco.
La Procura ha chiesto di sentire anche chi quel giorno scampò alla tragedia o rimase ferito, così come i medici legali intervenuti.