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Preso ad Atene l’anarco-insurrezionalista Ceccarelli: era ricercato per le devastazioni degli “Indignados” a Roma nel 2011

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Lo hanno preso ad Atene, dove si era rifugiato dallo scorso ottobre in attesa della sentenza della Cassazione. Che era arrivata un mese fa per Dayvid “Ciga” Ceccarelli e per gli altri imputati di devastazione e saccheggio, reati che uno spezzone di black bloc aveva commesso a Roma il 15 ottobre 2011 durante la “Giornata dell’indignazione”, manifestazione che aveva messo a ferro e fuoco il centro della Capitale.

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12 Dicembre 2019

Per Ceccarelli, 39 anni, milanese di Magenta, era arrivata la condanna definitiva a sei anni (ridotta dagli otto anni e due mesi comminati in primo grado) per aver sfondato le vetrine dell’agenzia Manpower di via Labicana, portando via la tastiera di un pc “ostentandola come se fosse un trofeo” (come si legge nella sentenza d’Appello), e poi per aver assaltato con una mazza, insieme ad altri manifestanti, la filiale della Banca Popolare del Lazio di via Merulana e una caserma dell’esercito in via Labicana.

Militante della Casa Brancaleone e del Collettivo Olga a Milano e del Bencivenga Occupato a Roma, “Ciga” era stato arrestato raggiunto dall’ordinanza dei carabinieri del Ros a fine 2012, quando era già in carcere a Milano dopo essere stato arrestato per il danneggiamento di un bancomat dorante una manifestazione dell’area antagonista che si era conclusa sotto San Vittore. Per lui era scattata la solidarietà dell’area anarchica, con appelli pubblicati sui blog e manifestazioni di protesta. Scarcerato in attesa del processo, Ceccarelli aveva trovato appoggio ad Atene e lì lo aveva raggiunto la fidanzata.

Sulle sue tracce sono finiti i carabinieri del Ros di Milano, gli analisti della Dcpp del Viminale, il servizio di collaborazione internazionale dello Scip e la rete europea di ricerca dei latitanti Enfast. Lo attendono le procedure per l’estradizione.

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