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Shengjin — Parte come una farsa, l’avventura dell’accoglienza dei migranti delocalizzata in Albania. Per quattro dei sedici stranieri intercettati dalla marina italiana al largo della Sicilia e approdati nel porto di Shengjin, è stato un’inutile traversata del Mediterraneo: due dei dieci bangladesi sono minorenni e quindi devono tornare in Italia, mentre due dei sei egiziani sono “vulnerabili”, presentano cioè situazioni di criticità da verificare, e non possono stare qui.