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Simonetta Cesaroni aveva solo vent’anni, un lavoro precario agli ostelli della gioventù (Aiag) e il desiderio di costruirsi un futuro. Ma il 7 agosto 1990, i suoi sogni vennero spazzati con brutalità: 29 coltellate che la lasciarono senza vita nell’ufficio di via Carlo Poma, a Roma, trasformando la sua breve vita in un simbolo di uno dei più inquietanti misteri d’Italia.