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Lo aveva annunciato e oggi ha iniziato a tessere la sua tela. “In ottica Quirinale chiamerò tutti i segretari chiedendo un momento di confronto e di condivisione. Mi auguro che tutti accolgano l’invito. Ritengo mio dovere provare a trovare una sintesi comune e la proposta sarà quella di vedersi ed incontrarsi”. Aveva detto Matteo Salvini nei giorni scorsi ribadendo oggi che il centrodestra si sta muovendo “compatto a partire dalla manovra. Sul Colle ribadisco il mio impegno a tenere unito il centrodestra ma ad allargare anche agli altri il dibattito”. E così Salvini ha iniziato oggi a prendere contatti con i leader degli altri partiti, telefonando a Matteo Renzi, Giuseppe Conte, Enrico Letta e, per il centrodestra, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.
Proprio il segretario del Pd, fanno sapere fonti del Carroccio, ha manifestato al leader della Lega la disponibilità al confronto sul Quirinale, come ha fatto con altri leader di partito, a patto che ciò avvenga dopo l’approvazione della manovra, come Letta ha sempre detto.
Quirinale, Italia presidenzialista: l’elezione diretta piace al 74 per cento
di
Ilvo Diamanti
12 Dicembre 2021
Intervenendo a Italia 7 Gold il leader del Carroccio aveva sottolineato come l’elezione del presidente della Repubblica “rischia di essere molto complicata quindi cerchiamo di offrire scene positive e costruttive: faccio appello perché tutti portino il loro contributo, il centrodestra parte con numeri importanti e nessuno a sinistra può sedersi a un tavolo e dire quello no”. Una frecciata al segretario Pd Enrico Letta: “Vuole elezione rapida e unitaria? Speriamo – ha aggiunto – basta che la sinistra non inizi con i veti e i no, e quello non mi piace, quello è sovranista, quello è amico di tizio e di caio, basta che ci sia la voglia di risolvere”.
Lo stato di emergenza
Poi, il segretario della Lega apre sulla possibilità di una proroga dello stato di emergenza: “Aspettiamo i dati, siamo al 13 dicembre e aspettiamo di confrontarci con sindaci e governatori. Non do giudizi a priori ma io sono assolutamente fiducioso e ottimista”. Un Salvini più possibilista anche rispetto alla posizione espressa qualche giorno fa da Massimiliano Fedriga, governatore leghista del Friuli Venezia-Giulia, che aveva liquidato come “non necessaria” la proroga dello stato di emergenza.
Il codice degli appalti
Intervenendo al convegno “L’Italia del merito, delle competenze e delle libertà” Salvini ha fatto sapere: “Ho detto a Draghi che sul tema appalti io sono il più europeista di tutti. Io sono per abolire quello italiano e introdurre quello europeo, con il codice degli appalti italiano sono a rischio i miliari del Pnrr. Ho chiesto a Draghi in atto di coraggio di rivedere il codice degli appalti”.