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La presidente della Rai, Marinella Soldi, si fa sentire. “Fermo restando il rispetto dovuto alle istituzioni, auspicherei un supplemento di riflessione interna” sullo stop a Insider, il programma cancellato di Roberto Saviano, “per ricercare, in tempi idonei, una soluzione gestionale nell’interesse degli utenti e dell’azienda, tenendo conto, tra l’altro, che si tratta di un programma già registrato”. E perché “è un prodotto nello spirito del servizio pubblico” che “parla di mafia e di legalità”.
Un intervento diverso della presidente Rai rispetto a quello fatto per la trasmissione del giornalista Filippo Facci, inizialmente annunciata per settembre prima del Tg2 delle 13. Una decisione arrivata dopo le polemiche per l’articolo sulla vicenda di La Russa jr scritto da Filippo Facci. “Una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo”, come l’editorialista ha raccontato su Libero, l’ex compagna di liceo che ha denunciato il figlio del presidente del Senato.
Ora Soldi fa una premessa: “L’Amministratore delegato della Rai, secondo le norme, ha autonomia decisionale sulla gestione aziendale e sui programmi. Come presidente svolgo il mio ruolo a garanzia degli utenti e dell’azienda, ricercando un approccio costruttivo; le valutazioni politiche non mi appartengono”, afferma la presidente della tv di Stato. Che poi precisa: “Proprio in virtù del mio ruolo, ritengo oggi di dover intervenire sul cosiddetto caso Saviano, che molti hanno paragonato al caso Facci. Vicende diverse, per quel che ciascuno ha detto e per le tipologie di programma. La trasmissione Insider – faccia a faccia con il crimine condotta da Roberto Saviano è un prodotto nello spirito del servizio pubblico, parla di mafia e di legalità, ha avuto un primo ciclo di successo, con un gradimento del pubblico superiore alla media degli approfondimenti Rai (dati Qualitel TV 2022)”.
Al momento, Roberto Saviano è fuori dai palinsesti autunnali della Rai. Il suo programma non andrà in onda, come previsto, a novembre. Incompatibilità con il Codice etico del servizio pubblico, le motivazioni ufficiali dietro la cancellazione del programma del giornalista e autore di Gomorra, che paga lo scontro social con il ministro Matteo Salvini. “Sembra un nuovo editto bulgaro. Questa Italia fa paura. Prima di massacrano di processi, poi ti impediscono di lavorare”, dice Saviano.