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“Il servizio pubblico vede rinnovata la straordinaria missione di essere riconosciuto fonte affidabile per i cittadini che con il pagamento del canone lo sostengono, permanendo intatta la sua responsabilità soltanto verso di loro, per essere cornice di libertà e spazio di inclusione, dove originalità, professionalità, innovazione, pluralismo e non spartizione, possano continuare a dispiegarsi senza abusi”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio del suo messaggio in occasione degli Stati generali del servizio pubblico.
“Mai nel passato la potenza della techne ha investito nei termini odierni l’intero sistema dell’informazione e la dimensione sociale e, dunque, democratica, di ogni cittadino. In un tempo in cui la definizione del nostro orizzonte quotidiano passa attraverso algoritmi, per loro natura riduttivi della realtà a visioni conflittuali, il servizio pubblico di informazione ha il dovere di proporsi come strumento che ritrae e interpreta criticamente la complessità della realtà autentica, essenziale per percorsi di partecipazione democratica”, ha aggiunto.
“Nella diversità delle singole esperienze nazionali, i media del servizio pubblico contribuiscono ad animare la vivacità del pluralismo, con l’autorevolezza che deriva dal proposito di essere riconosciuti dai cittadini come fonte ispirata da valori di indipendenza, autonomia, libertà e molteplicità di voci”, così il capo dello Stato.