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Recensione GoPro HERO: la qualità c’è, ma a che “prezzo”?

[ Leggi dalla fonte originale]

Unboxing

Nella confezione della GoPro HERO 2024 (giusto per non confonderla con l’originale modello) troviamo, oltre alla action cam:

un cavetto USB-C/USB-C piuttosto corto, da collegare a un ideale caricabatterie
un supporto, con vite, per agganciare la action cam ai tanti accessori compatibili
un base lievemente ricurva, con sotto un potente adesivo 3M, dove inserire il supporto di cui sopra

Sono gli accessori standard insomma, senza particolari sorprese, ai quali si aggiunge solo la classica manualistica del caso.

Chiariamo, a scanso di equivoci, che la HERO è compatibile con tutti gli oltre 35 montaggi e accessori GoPro.

Costruzione: piccola e zigrinata

Piccola è piccola. Non tanto quanto i modelli dell’abbandonata serie Session, ma comunque decisamente più compatta di una HERO 13.

5,6 cm di larghezza, 4,7 di altezza e 2,9 di spessore, per un peso di appena 86 grammi. Può stare anche in una tasca dei pantaloni, a meno che non siano proprio stretti!

Nel rimpicciolirsi, la HERO ha perso lo schermo frontale, ora sostituito da una serie di lamelle sulla scocca che aiutano il raffreddamento.

Lo schermo posteriore è invece un LCD Touch da 1,76″.

Sul lato inferiore ci sono le alette per attaccare la action cam ai suoi accessori (sporgenti, e non a filo di scocca come sulla HERO 13).

Sul fianco destro c’è l’unico sportellino presente, con slot per la microSD e porta USB-C per ricarica e trasferimento dati.

E la batteria? È integrata all’interno, e non rimovibile. Ouch!

Rimane l’impermeabilità di serie, ma scende a 5 metri, dopo i quali sarà necessaria una protezione aggiuntiva.

La lente che copre l’obiettivo è in Gorilla Glass ed è sostituibile, ma ciò non significa che possiate usare sulla piccola HERO le Mod del modello più grande. Inoltre la lente sporge sensibilmente rispetto al resto della scocca, e sottrae compattezza a una action cam che proprio su quello punta.

Funzioni: la semplicità regna sovrana (pure troppo)

Per essere più chiari: tutto è “senza altre opzioni”. Non potete cambiare manualmente il framerate, il campo visivo, il formato dell’inquadratura, gli ISO, il bitrate, i tempi.

Non ci sono impostazioni personalizzabili, di nessun genere; non c’è nemmeno l’autoscatto! E la stabilizzazione è del tutto assente.

Quest’ultima viene applicata automaticamente dall’app Quik quando vengono caricati i video, ma ciò obbliga a passare dallo smartphone per avere delle riprese meno traballanti. Prendendo direttamente i file dalla microSD l’effetto sarà un po’ quello seguente.

Chi voglia il massimo della semplicità d’uso, ha trovato la sua action cam ideale. GoPro HERO ha infatti solo 3 modalità di ripresa.

Slow-motion: 2,7K@60fps o 1080p@60fps, in 16:9 (o 9:16 in verticale)
Video: 4K@30fps o 1080p@30fps, in 16:9 (o 9:16 in verticale)
Foto: 12 megapixel, in 4:3

E quando diciamo 3 modalità di ripresa, intendiamo proprio che oltre a queste non c’è niente e non è possibile cambiare niente.

Le risoluzioni per i video sono esattamente le sole due indicate qui sopra. Nell’interfaccia della GoPro non vengono nemmeno indicate: per passare da una all’altra bisogna attivare o meno il risparmio energetico, nella tendina delle impostazioni rapide.

Chiaramente, con questa modalità attivata, entrano in funzione le risoluzioni video inferiori.

Parlare poi di slow-motion a 60fps è quasi un abuso di linguaggio. La HERO 13 arriva a 120 fps in 5,3K, tanto per fare un paragone.

Le foto invece sono a 12 megapixel e fine, senza altre opzioni.

Un elemento comune con il resto della famiglia HERO sono i comandi vocali, in italiano, comodamente attivabili dal menu a tendina.

Con la sola voce è possibile registrare video, catturare foto e anche spegnere la action cam. I controlli sono pochi (8 in tutto), come del resto poche sono le funzioni, sempre a tutto vantaggio della semplicità.

Autonomia: ok, ma quella batteria fissa…

Registrando video in 4K l’autonomia è di poco più di un’ora e mezzo, anche a seconda delle condizioni di utilizzo. Scendendo in full HD si può arrivare a due ore e mezzo, sempre in condizioni abbastanza ideali.

Non sono valori malvagi, considerando anche una batteria da soli 1.255 mAh, ma intanto chiariamo che sono proprio il meglio che è possibile fare: nella pratica è più facile stare sotto questi tempi.

Inoltre la batteria non removibile è una discreta tegola per varie ragioni. Una volta esaurita la carica, l’unica soluzione è passare per l’alimentatore. Inoltre, con il passare del tempo, la batteria perderà di efficacia e non potrà essere sostituita.

Qualità: il DNA GoPro c’è

Se guardiamo solo e soltanto alla qualità delle riprese, non c’è nulla di cui lamentarsi, in questa fascia.

La gamma dinamica è abbastanza buona, così come la gestione del colore, che tende un pelo al caldo, ma è abbastanza realistica; anche la qualità ai bordi dell’immagine non degrada particolarmente.

Questi ultimi però sono sempre curvi, perché non è possibile rimuovere il fisheye, che diventa particolarmente evidente nelle foto in 4:3, e sinceramente anche un po’ fastidioso in certi contesti.

In generale, anche in buone condizioni di luce, un minimo di rumore nelle ombre è quasi sempre percepibile, e la nitidezza generale poteva essere superiore (ma, come tutto il resto, non è regolabile).

Il vero problema è insomma un po’ questo: GoPro HERO è una (piccola) scatola chiusa, in tutti i sensi.

GoPro HERO va presa così com’è, perché in ogni caso non possiamo farci nulla.

È vero che la semplicità, soprattutto sui modelli di fascia più bassa è auspicabile. È vero che GoPro non voleva certo andare a rosicchiare potenziali clienti al modello superiore. Ma forse così è anche troppo.

Chiunque mastichi un minimo di fotografia si morderà le mani nell’avere tra le mani (scusate il gioco di parole) una action cam capace, ma castrata da sé stessa. Certe riprese che, con un minimo di correzione manuale, potevano risultare soddisfacenti, vengono invece sottotono perché non possiamo agire su nulla, salvo in post-produzione

Ma qual è il senso di puntare sulla post-produzione in una action cam che è un inno alla semplicità?

HERO 13 Black vs HERO?

Detto questo, è chiaro che il paragone HERO 13 vs HERO non esiste.

Sono due modelli diversi come il giorno e la notte. Il solo senso di paragonarli è che li ha fatti entrambi GoPro, ma servono chiaramente a scopi differenti e hanno una collocazione di mercato differente.

Anche a parità di risoluzione, per quanto ci sia qualità nelle riprese della HERO, quella della HERO 13 sono comunque superiori, anche a prescindere dalla vagonata di opzioni in più che permettono di adattare meglio la action cam alla scena da riprendere.

Il bitrate è maggiore, la definizione (può) essere maggiore, la stabilizzazione è migliore (e nativa), la profondità in bit è superiore, così come la gestione del colore e la qualità audio. Dobbiamo davvero andare avanti?

Il neofita si troverà senz’altro a suo agio in pochissimo tempo con la HERO, ma forse il (vero) neofita vorrà spendere anche meno di così, soprattutto perché spendendo poco di più è possibile portarsi a casa tanto di più.

E questo ci dà il gancio per andare appunto al prossimo paragrafo.

Prezzo: la concorrenza è anche in casa

GoPro HERO è stata lanciata a 229€ e per ora non è scesa di un centesimo.

Il prezzo è alto, sia in rapporto alla qualità che all’esperienza d’uso, e a testimoniarlo è la stessa GoPro.

La HERO 10 Black è infatti disponibile a soli 20€ in più, e surclassa la piccola HERO da ogni punto di vista. Maggiore risoluzione su tutta la linea, due schermi e un’infinità di modalità di ripresa in più (è un’ottima occasione per recuperare la nostra recensione di HERO 10).

E anche quando il prezzo calerà, perché senz’altro lo farà, tutti i limiti che abbiamo evidenziato finora rimarranno. Per chi voglia una action cam ultra semplice, la qualità di GoPro c’è; peccato ci sia praticamente solo quella.



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Il sample per questa recensione è stato fornito da GoPro che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un’affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Con la HERO, GoPro torna a calcare il mercato di fascia più bassa, e lo fa con un modello che punta tantissimo sulla semplicità e l’immediatezza. In questo senso l’azienda ha fatto centro, ma ha anche esagerato un po’, perché le opzioni presenti sono davvero troppo ridotte all’osso. Soprattutto perché, a pochi euro in più, c’è una HERO 10 che le fa mangiare la polvere sotto ogni punto di vista. Quando si dice “parenti serpenti“…

Voto finale

GoPro HERO (2024)

Pro

Piccola e compatta
Semplicissima da usare
Autonomia ok (per le dimensioni)

Contro

Prezzo
Riprese non personalizzabili in alcun modo
Batteria non rimovibile
Riprese non stabilizzate

 

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