Ad un primo sguardo, se osservassimo il solo robot, potrebbe sembrare di essere di fronte allo stesso robot lanciato poco più di un anno fa (Combo J9+). Questo Combo 10 Max però ha in realtà varie novità, anche se le “basi” rimangono quelle.

Il Roomba è circolare e frontalmente abbiamo una fotocamera e un led per illuminare lo spazio. Rispetto alla quasi totalità dei concorrenti questo robot non utilizza la tecnologia Lidar ma quella Vslam, puntando tutto sulla ricostruzione 3D della sua telecamera. Questo gli permette di fare a meno della classica torretta di navigazione che troviamo sui concorrenti, risparmiando preziosi centimetri in altezza. Questo Combo 10 Max è infatti alto 8,7 centimetri, decisamente meno degli altri marchi, permettendogli quindi di passare sotto ad un più grande numero di mobili e arredi.

Inferiormente troviamo poi il sistema di doppia spazzola controruotante, ovvero probabilmente la migliore risoluzione che ci sia in circolazione per l’aspirazione. Nessun robot come questo smuove davvero il tessuto dei tappeti per poi aspirare via lo sporco al meglio.

iRobot non dichiara una potenza di aspirazione ma solo che è la più alta fra tutti i suoi robot mai realizzati. Sull’aspirazione di fatto non sembra davvero lasciare dubbi sul fatto che sappia davvero fare bene il suo lavoro.

Posteriormente abbiamo invece il panno a mezza luna per il lavaggio. Questo è agganciato ad un meccanismo che lo spinge indietro e lo solleva poi sulla sua “schiena” tutte quelle volte che non si vuole che venga usato: anche in automatico sui tappeti. È una soluzione veramente ingegnosa ed è l’unica (assieme ai robot che lasciano i moci in base) che davvero garantisce che i tappeti non vengano mai bagnati. Purtroppo però non ha un sistema di movimento del panno (come la vibrazione di alcuni Roborock per intendersi) rendendo di fatto meno efficace il lavaggio rispetto ad altri concorrenti. Anche il modo in cui l’acqua viene passata al panno tramite il contenitore interno non è perfetto: non sempre il lavaggio è perfettamente uniforme e può capitare di trovare qualche goccia in terra in giro per casa a fine lavaggio.

Non ha poi un sistema per lavare vicino ai bordi, cosa che altri robot fanno in questa fascia di prezzo.

Decisamente cambiata invece la base di ricarica. È più grande (anche se non drasticamente più grande) e adesso integra un maggior numero di tecnologie. Può ovviamente sempre ricaricare il robot e svuotarlo dalla polvere che ha raccolto nel suo contenitore interno. Proprio come per Combo J9+ può anche andare a riempire il robot d’acqua, dopo aver riempito il contenitore al suo interno. Ma adesso, andando ad allinearsi alla totalità della concorrenza abbiamo anche un serbatoio dell’acqua sporca, visto che finalmente il robot può anche andare a occuparsi di lavare il panno del robot, che adesso quindi “parcheggerà” dentro alla base entrando al contrario. Il processo di svuotamento e di lavaggio è un po’ rumoroso, mentre l’asciugatura del panno è estremamente silenziosa.

La base avvia poi in automatico anche il lavaggio della base stessa.

Questa funziona si è dimostrata discreta, ma lontana dall’essere perfetta lasciando comunque un po’ più residui del necessario. In più il lavaggio del panno ad oggi può essere fatta solo al termine del lavaggio, oppure dopo ogni stanza ma solo selezionando manualmente le stanze da pulire. Comoda la funzionalità di impostare un tempo massimo di pulizia se per esempio si attendono ospiti a breve.

Comodo il fatto che lo sportello di apertura della base sia frontale in modo da poter comunque poggiare altre cosa sopra alla base e permettendo di sfruttare quindi meglio lo spazio in cui posizionerete la base.

Nel complesso dell’applicazione abbiamo apprezzato molto il concetto che mette al centro la pulizia della casa e non il mostrare il gran numero di funzioni, cosa che invece fanno più spesso i concorrenti. Viene messo in risalto lo stato dei serbatoi, lo stato del robot e i comandi rapidi per avviare una nuova pulizia.

Il premere nuova operazione ci permette di scegliere al volo cosa vogliamo farla e avviare il tutto, oppure potremo scegliere di creare dei preferiti che sono centrali nell’app. Dopotutto è molto vero che si tende a eseguire sempre gli stessi programmi in base alle nostre necessità e che spesso mettere in rilievo tante informazioni che non usiamo mai può confondere.

Si può ovviamente programmare la pulizia, controllare la cronologia delle pulizie e modificare le impostazioni, che però sono davvero poche se confrontiamo questo robot con i concorrenti.

Torniamo però a parlare del robot e soprattutto della sua navigazione nello spazio. L’aver scelto il Vslam invece del Lidar fa sì che il robot abbia un comportamento diverso nel navigare lo spazio. Soprattutto all’inizio. Il robot infatti sarà un po’ più cauto e tenderà ad apprendere l’ambiente di casa solo nel tempo. Ci vorranno quindi una manciata di pulizie per comprendere le vere potenzialità del robot che al termine di ogni pulizia vi chiederà delle conferme sugli ostacoli che ha trovato sul percorso.

È una soluzione che può sembrare strana per chi utilizza altri robot che invece cercano di offrire tutto e subito, ma c’è da dire che la si apprezza davvero nel tempo. I Roomba di fascia alta sono gli unici che davvero apprendono e che migliorano la pulizia in casa dopo ogni ciclo. I concorrenti puntano di più a raccogliere le informazioni per migliorare il software in generale, ma non per lo specifico caso di casa vostra. Combo 10 Max invece come se fosse un animale prende confidenza ad ogni pulizia. La tecnologia Dirt Detect in aggiunta impara quali sono le stanze più sporche e tiene una mappa dei report di dove il robot ha trovato più sporco, andando così a ottimizzare il suo sistema giorno dopo giorno.

Durante il suo ciclo di pulizia non è velocissimo e in certi casi può sembrare più spaesato di altri concorrenti, questo perché “studia” molto di più gli ostacoli (il led diventa blu quando “elabora” le informazioni).

A volte è un po’ meno delicato di altri robot nell’approcciarsi agli arredi, mentre invece riconosce sempre con precisione gli oggetti più “pericolosi” e ci si tiene alla larga. Funziona anche al buio grazie al led frontale ma basando tutto sulla visione vi consigliamo di farlo attivare quando c’è un minimo di luce in casa.

Brava iRobot per aver implementato poi la tecnologia Matter in questo Combo 10 Max.

iRobot Roomba Combo 10 Max è in vendita a 1.499€ un prezzo decisamente troppo alto per un prodotto di questo tipo. Non sarà un caso infatti se al momento in cui scriviamo la recensione sia scontato a 899€ su Amazon, prezzo molto più in linea con quello che offre.