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Confezione
Allineandosi ai “migliori” smartphone del momento anche nella confezione di Nothing Phone (1) non troviamo altro se non lo smartphone il suo cavo di ricarica USB-C/USB-C. Simpatico lo strumento per espellere il carrellino della SIM, anche lui trasparente. L’alimentatore, se volete acquistare il suo, è da comprare a parte per 30€, così come anche l’eventuale cover trasparente (mica vorrete coprire il retro, vero?).
Costruzione ed Ergonomia
Non è certo una sorpresa scoprire che Nothing Phone (1) punta tutto sull’estetica e anche sulla qualità costruttiva. Lo smartphone ha un profilo metallico squadrato e due vetri Gorilla Glass 5 piatti, sul fronte e sul retro. In mano la sensazione di qualità è notevole ed è forse uno degli smartphone meglio rifiniti nei dettagli, almeno fra quelli provati negli ultimi mesi. Ha anche la protezione IP53 contro polvere e spruzzi. Non è impermeabile, ma meglio di niente. Sotto al vetro posteriore troviamo poi alcuni componenti “in bella vista” circondati da 9.000 piccoli LED che illuminano il telefono con dei disegni geometrici molto particolari. Queste luci possono segnalare l’arrivo di notifiche, di chiamate o lo smartphone in carica e hanno ovviamente solo uno scopo estetico.
C’è da dire che lo smartphone non è compatto e fin dal primo impatto è subito sembrato più grande del previsto. E allora lì è nata la curiosità: perché avevo delle aspettative delle dimensioni se questo è il primo di una generazione? La risposta che mi sono dato è che che ci piaccia o no, soprattutto dal vivo, lo smartphone richiama in modo marcato vari elementi di design della linea iPhone. Quanto basta perché il cervello faccia un collegamento di questo tipo. E ne ho avuto la conferma durante l’utilizzo di queste settimane: non avete idea di quanti “ma è un iPhone?” mi sono sentito dire. E non era mai successo.
È indubbio però che il retro funga per la scopo previsto: attirare attenzioni e farsi notare. Questo Nothing Phone (1) e per chi vuole qualcosa di diverso, qualcosa di riconoscibile ma al tempo stesso mai visto prima. Non è ovviamente un’esigenza condivisa da tutti, ma è innegabile che lo sia per molti.
Nothing Phone (1) è un medio gamma. Punto. Lo dimostrerà anche il prezzo, ma è giusto chiarirlo fin da subito perché è anche vero che solitamente quando si crea attesa attorno ad un prodotto questo prodotto ha hardware da top di gamma. Non è questo il caso. I tempi sono cambiati e adesso un medio gamma è uno smartphone più che sufficiente per quasi tutti e soprattutto permette di tenere il prezzo un po’ più contenuto.
Abbiamo il processore Snapdragon 778G+ octa core da 2,5 Ghz, la GPU Adreno 642L e 8 o 12 GB di RAM. Dai nostri test abbiamo visto come lo smartphone inizia soffrire di un po’ di thermal throttling marcato solo dopo quasi mezz’ora di utilizzo sotto stress. Decisamente un ottimo risultato. La memoria interna ammonta a 128 o 256 GB non espandibili (UFS 3.1) e abbiamo Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2, connettività 5G, chip NFC e supporto dual SIM. Non c’è l’uscita video e non c’è un connettore per le cuffie da 3,5 millimetri (ma solo USB-C).
L’audio è poi stereo grazie al supporto della capsula auricolare in congiunzione con lo speaker inferiore, ma la potenza è decisamente buona, lo stesso non possiamo dire della qualità che invece (ai volumi più alti) è solo sufficiente.
Fotocamera
Se per l’hardware possiamo dire che nel complesso l’esperienza d’uso non sia troppo dissimile da quella di un top di gamma lo stesso non si può probabilmente dire per la fotocamera che restituisce a tutti gli effetti risultati da medio gamma. Il sensore principale è una 50 megapixel ƒ/1.9 stabilizzata otticamente, accompagnato poi da una 50 megapixel ƒ/2.2 grandangolare e da una frontale da 16 megapixel ƒ/2.5 nel foro del display.
L’interfaccia di scatto è curata e molto minimale. Non aspettatevi tantissime funzioni, ma per una “prima” c’è tutto quello che vi può servire. La modalità notturna si attiva direttamente dalla modalità automatica selezionando il simbolo della luna. Le foto risultanti, come anticipato, non sono sorprendenti, come però per fortuna non sono neanche disastrose. La messa a fuoco è buona e la definizione è più che discreta. Il software sembra però ancora da affinare sulla gestione delle luci e soprattutto sul bilanciamento del colore a volte sbagliato in modo abbastanza clamoroso. Le foto con poca luce sono discrete: la modalità notturna però fa bene il suo lavoro “tirando dentro” più luce e aumentando la definizione dell’immagine. Solo sufficiente la grandangolare, che ha una resa spesso molto diversa dal sensore principale. Anche la frontale non fa gridare al miracolo, sempre però non regalando scatti scarsi.
Peccato per i video che sono anche questi sufficienti, ma senza spunti particolarmente positivi. In 4K il framerate si ferma a 30fps. Poco male se questo fosse servito a garantire una stabilizzazione ottima, cosa che però non è stata.
Display
Smartphone grande, display grande. In questo Nothing Phone (1) abbiamo un pannello da 6,55 pollici di diagonale con risoluzione FullHD+ (1080 x 2400 pixel) realizzato in tecnologia OLED che supporta l’HDR10+ e che è protetto da un vetro Gorilla Glass 5. Lo schermo supporta il refresh rate adattivo a 120 Hz, anche se non scalabile come gli smartphone con pannello AMOLED LTPO. Ha anche una ottima luminosità di picco di 1.200 nits e soprattutto ha dei bordi attorno al display totalmente simmetrici. È uno dei fattori che subito fa richiamare alla mente iPhone e che appaga il disturbo ossessivo compulsivo di molti (me compreso). Brava Nothing, anche perché se gli altri produttori non si impegnano su questo fronte è perché non è semplice come sembra.
Software
Nothing Phone (1) arriva sul mercato con Nothing OS 1.1, il sistema operativo dell’azienda. Nei fatti però questo si traduce in un Android praticamente stock con alcune minime personalizzazioni estetiche dell’azienda, a mio parere alcune anche abbastanza discutibili (come gli enormi toggle della rete e del bluetooth). In termini di funzionalità non c’è niente da raccontare (che non sia nativo di Android) e forse questa è stata la delusione più grande. Cerco di spiegarmi meglio: abbiamo sempre elogiato un Android stock pulito che permette alle aziende anche di essere molto più veloci nell’aggiornare un software. Questo però non eslclude il cerca di arricchire davvero il sistema, per renderlo unico. E chi avrebbe dovuto farlo se non l’azienda che ha trasformato il retro del suo primo smartphone in un minimal techno? Quando Carl Pei parlò di OS (quindi sistema operativo) già ci pregustavamo una HTC Sense minimale aggiornata ai canoni del 2022.
C’è però l’ovvio (e già citato) risvolto della medaglia: l’azienda ha promesso aggiornamenti di sicurezza bimestrali per ben quattro anni e nuove versioni di Android almeno fino ad Android 15.
Autonomia
Lo smartphone è grande ma la batteria non è altrettanto grande. Si tratta di una 4.500 mAh, meno dei “classici” 5.000 che troviamo in smartphone di queste dimensioni, ma la ragione è presto detta: il retro trasparente ruba spazio all’interno della scocca ed era impossibile (ragionevolmente) trovare un compromesso diverso. C’è però la ricarica wireless a 15W e soprattutto abbiamo riscontrato una ottima autonomia considerando la batteria a disposizione. Siamo sempre arrivati a fine giornata anche con un utilizzo intenso. La ricarica è rapida a 33W, un valore nella media per la fascia di riferimento, ma non certo sorprendente.
Prezzo
Lo smartphone viene venduto (anche su Amazon) a 499€ nella sua versione 8/128, che diventano 529€ per la versione consigliata 8/256 e 579€ per quella 12/256. Prezzi nella media e che non fanno certo gridare al miracolo. Quello che secondo noi ha pesato di più qui è stata l’ingegnerizzazione dei led posteriori. Sicuramente si sta dando un prezzo anche all’aspetto esteriore e non solo a quello che c’è sotto la scocca.
Foto
Aspettarsi uno OnePlus solo perché il fondatore dell’azienda è lo stesso è sempre stato un errore, così come è un errore aspettarsi un iPhone con Android solo perché condivide alcuni elementi stilistici. Nothing Phone (1) è uno smartphone che si fa notare per i suoi led posteriori e che per questi, nel bene e nel male, ha riacceso gli animi degli amanti della tecnologia.
Superato l’aspetto emotivo sotto la scocca Nothing è un buon telefono al giusto prezzo (piaccia o meno il lavoro di design non è gratis) di una nuova azienda che può smuovere un po’ il mercato. La poca personalizzazione del sistema operativo è un’occasione persa e speriamo che l’azienda possa anche lavorare sulla fotocamera con futuri aggiornamenti software.
È uno smartphone per chi vuole qualcosa di diverso. E che può permetterselo.
Sommario
Confezione 5.5
Costruzione ed Ergonomia 9
Hardware 8
Fotocamera 7
Display 8.5
Software 7.5
Autonomia 8
Prezzo 7.5
Voto finale
Nothing Phone (1)
Pro
Qualcosa di diverso
Ottima qualità costruttiva
Buon display
Software veloce
Contro
Fotocamera solo nella media
Video sotto la media
Memoria non espandibile
Dimensioni non per tutti