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Recensione PXN V9 Gen 2: il “prezzo” da pagare per un volante entry-level

[ Leggi dalla fonte originale]

Confezione

L’unboxing del PXN V9 Gen 2 offre un’esperienza a dir poco soddisfacente, proprio come quella del PXN V99. Nella confezione ci sono il volante, la pedaliera a tre pedali e il cambio a H, insieme ad un manuale, della cavetteria e persino delle ventose di ricambio. Gli amici dell’ambiente non saranno contenti della plastica che avvolge ogni componente, questo è sicuro, ma il tutto risulta certamente ben imballato.

Installazione

L’installazione del PXN V9 Gen 2 è molto intuitiva, simile a quella del V99, ma presenta alcune differenze, in particolare per quanto riguarda l’unità centrale del volante. 

A differenza del V99, che è composto da due pezzi separati, la base del V9 Gen 2 è un pezzo unico, il che semplifica ulteriormente il montaggio. Inoltre, l’installazione può avvenire in due modi: anzitutto con le ventose, una particolarità del V9, che è senz’altro immediato e veloce.

Altrimenti, per chi desidera un fissaggio più robusto, sono presenti degli incavi progettati per inserire i morsetti, consentendo di effettuare l’installazione in modo praticamente identico a quello del V99.

Successivamente, si collegano i vari cavi dell’alimentazione e i tre principali collegamenti necessari: uno per la piattaforma (PC, PlayStation o Xbox), uno per i pedali e uno per il cambio.

È importante notare che, se si desidera utilizzare il volante su console, è necessaria una connessione aggiuntiva: il PXN V9 Gen 2 deve essere collegato a un controller della console specifica (PS4 o Xbox) tramite un cavo dedicato per funzionare correttamente. Questo passaggio è essenziale, poiché la console deve riconoscere il controller per abilitare l’uso del volante.

Costruzione

PXN V9 Gen 2 è realizzato quasi interamente in plastica, il che lo rende leggero e facile da maneggiare, ma a discapito di una sensazione di robustezza che è un pelino inferiore al PXN V99, il quale di certo non brillava per qualità premium.

Il design del volante adotta una forma simile a quella di un modello da camion, con un diametro di circa 280 mm.

Il rivestimento in materiale gommoso fornisce un certo grip, anche se non è paragonabile ai materiali di alta qualità utilizzati in volanti di fascia superiore.

Ergonomicamente, il volante è ben progettato, con tutti i pulsanti e le levette per il cambio marcia facilmente accessibili, anche se queste ultime hanno un feedback un po’ rumoroso e non troppo soddisfacente. Fanno capolino anche dei LED frontali, poco intrusivi, uno dei quali si colora in base alla piattaforma collegata.

Ho però preferito l’impugnatura del PXN V9 Gen 2 rispetto a quella del V99 per via di un design più pulito e meno ingombrante. Nel V99, infatti, ci sono due piccole estensioni in plastica sulla parte superiore del volante, che tecnicamente dovrebbero migliorare la presa, ma in realtà risultano più scomode, almeno nel mio caso. Nel V9 Gen 2, queste estensioni sono assenti, lasciando l’impugnatura più libera.

Ho già menzionato la mancanza del force feedback, soppiantata da un motore di vibrazione del quale vi parlerò più nel dettaglio a breve.

Parlando invece della pedaliera, risulta di qualità simile a quella del V99. È composta da tre pedali (acceleratore, freno e frizione) realizzati principalmente in plastica, con le superfici dei pedali rivestite in metallo. È abbastanza robusta e offre un buon design, con una pedana pieghevole che si estrarre all’occorrenza per l’appoggio del tallone, caratteristica interessante e piuttosto rara in prodotti di questa fascia.

All’atto pratico, però, la pedaliera è un po’ debole nelle resistenze: non c’è una netta differenza tra il pedale del freno e quello dell’acceleratore, il che rende difficile modulare la frenata in maniera precisa durante le fasi di gara. L’ho trovata però più stabile rispetto al modello inserito nella V99: una volta piazzata a terra è difficile spingerla via, un elemento molto importante nell’esperienza generale.

Prima di passare al paragrafo dell’esperienza d’uso, va senz’altro menzionato il cambio a schema H, che è identico a quello del V99, eccetto per una copertura in gomma che lo ricopre: c’è il meccanismo a 6 marce e due pulsanti aggiuntivi mappabili, con un livello costruttivo non stupefacente, ma risulta piacevole da usare.

Esperienza d’uso

Dopo averlo testato, sebbene voglia farvi credere di essere super versatile, posso dire che il PXN V9 Gen 2 è un volante entry-level pensato esplicitamente per un pubblico casual che vuole avvicinarsi ai titoli di simulazione, ma con tutti i compromessi del caso: del resto è multipiattaforma, con tanto di compabilità con PC, PS4, Xbox One e Xbox Series X|S.

Nel caso vi steste chiedendo se fosse compatibile con PS5, la risposta è in parte positiva: in teoria non lo sarebbe, ma, nelle stesse modalità del PXN V99, basta collegare il Dualshock PS4 (e non il Dualsense) al volante per renderlo compatibile con giochi PS5 come Gran Turismo 7. Personalmente vi sconsiglio di acquistare la periferica solo per questa piattaforma, anche perché giocando proprio a GT7 ho notato dei fenomeni di disconnessione: di sicuro meglio sperimentarlo su Xbox, o, come nel mio caso, su PC.

Dunque, la sua inclinazione naturale suggerisce che sia ideale per chi vuole approcciarsi in maniera “soft” a simulatori come Euro Truck Simulator o Farming Simulator, mentre la doppia modalità di rotazione (270° e 900°) lascia intendere che possa essere anche un’opzione per i giochi di corse.

La mancanza di force feedback, tuttavia, è una delle carenze più evidenti. Al suo posto troviamo un effetto di vibrazione che aggiunge un po’ di concretezza all’esperienza di gioco, ma non può sostituire la sensazione reale del force feedback. In giochi come F1 2024 o GRID Legends, la precisione del volante è buona e affidabile, ma senza force feedback è difficile percepire del tutto il comportamento dell’auto, lasciando il giocatore a dover fare affidamento principalmente sulle informazioni visive piuttosto che tattili.

In queste circostanze, viene spontaneo chiedersi se non sia meglio affidarsi semplicemente ad un controller, ma devo dire che la piacevolezza di utilizzo danno valore anche ad un volante di fascia bassa.

Come detto, rispetto al V99, mi è piaciuta l’ergonomia complessiva del volante sia per la distribuzione dei tasti, disposti in modo più intuitivo, sia per la comodità dell’impugnatura, più naturale, caratterizzata da un design più pulito, senza quelle estensioni di plastica sulla parte superiore che rendevano il V99 meno ergonomico.

In più, ho apprezzato la presenza delle ventose: pur non aderendo perfettamente e restando una soluzione di compromesso, la loro leggerezza e praticità mi hanno colpito. Per chi non ha il tempo di montare i morsetti o non può lasciare il volante fissato permanentemente, le ventose rappresentano un grosso punto a favore.

Mettiamo poi in chiaro una cosa: come il PXN V99, non è propriamente plug and play. In molti titoli è necessario configurare i comandi manualmente prima di poter giocare correttamente. Questo rende l’esperienza di installazione un po’ più complicata di quanto ci si aspetti da un prodotto che punta sulla semplicità.

Infine, c’è da menzionare l’app mobile di PXN, disponibile su Android e iOS, ma con una limitazione importante: manca un software dedicato per PC. L’app permette di modificare alcuni parametri, come l’intensità della vibrazione o la luminosità dei LED, ma offre davvero poche opzioni di personalizzazione, insieme ad un limitato database di configurazioni preimpostate per i giochi.

Prezzo

Purtroppo arriviamo alla nota dolente del PXN V9 Gen 2, cioè il prezzo: su Amazon Italia è disponibile a 189€, una cifra non proprio in linea con quanto offerto, soprattutto se si considera che il PXN V99 costa 40€ in più.

Certo, il V9 Gen 2 ha dalla sua dei vantaggi che personalmente ho apprezzato, ma V99 è oggettivamente più completo, data la presenza di un buon force feedback.

Una cifra congrua sarebbe stata 139€, cosa che avrebbe riposizionato il prodotto, tale per cui sarebbe diventato davvero interessante.



PXN V9 GEN2 Volante PC, Volante PS4 con Paddle Shifters, Pedale ad Effetto Hall, Cambio 6+R, App, Volante da Corsa per Xbox Series X/S, Xbox One, PC, PS4, PS3


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Nel frattempo molti dei volanti da corsa noti sulla scena, che sono stati lanciati a prezzi più esosi, sono ora disponibili a cifre più abbordabili, e quindi inevitabilmente tallonano anche il modello in questione. Si sta avvicinando il periodo di Black Friday, dunque noi vi consigliamo di tenere d’occhio i box in basso.



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PXN V9 Gen 2 – Foto dal vivo

Il sample per questa recensione è stato fornito da PXN, che non avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un’affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

il PXN V9 Gen 2 è un buon volante orientato ad un pubblico casual e a chi vuole divertirsi con diversi tipi di simulatori, al netto di vari compromessi. L’assenza del force feedback è la mancanza più evidente, mentre l’effetto di vibrazione riesce solo parzialmente a compensare. In più, il prezzo di lancio è purtroppo troppo alto rispetto a quello che offre: al costo attuale, ci sono opzioni sul mercato più competitive, incluse alcune della stessa PXN come il V99. Ciò detto, con uno sconto, potrebbe diventare una scelta più appetibile nel settore dei volanti entry-level.

Voto finale

PXN V9 Gen 2

Pro

Installazione con ventose o morsetti
Pedaliera a 3 pedali e cambio inclusi nel pacchetto
Buona ergonomia e disposizione dei tasti
Doppia modalità 270° e 900°…

Contro

… ma in realtà è indicato soprattutto per i simulatori
Assenza di force feedback, che limita l’immersione
Prezzo di lancio troppo elevato rispetto al valore offerto
Non è realmente “plug and play”, richiede configurazioni manuali

 

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