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“Per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza gli importi che sono finiti a dei furbi che non ne avevano diritto, sono davvero poca cosa rispetto alle situazioni di povertà che il reddito è andato finalmente a contrastare”. Lo dice in un’intervista a Il Tempo Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia. “Si tratta di una misura che aiuta i poveri”, sottolinea il Cavaliere difendendo il sostegno economico mensile introdotto dall’ex premier Conte, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e reinserito nell’ultima manovra dal governo Draghi.
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Una posizione, quella del leader di Forza Italia, che contrasta con quanto da lui stesso dichiarato nel 2018, quando definì il sostegno economico come “negativo e distruttivo”. Oggi, però, Berlusconi sembra aver cambiato totalmente idea e prova a tendere una mano ai 5 Stelle, una mossa che appare come un tentativo per avvicinarsi ai grillini e tendere loro la mano in vista (e nella speranza) di una sua elezione al Quirinale come successore di Mattarella. Un’ipotesi a cui il Movimento finora si è sempre opposto.
L’atteggiamento di favore di Berlusconi al reddito di cittadinanza è comunque completamente opposto a quella dei suoi alleati del centrodestra. Salvini e Meloni, infatti, da tempo si battono, così come (nel centrosinistra) il leader di Italia viva Matteo Renzi, per l’abolizione del reddito di cittadinanza. E proprio Salvini oggi ribadisce il suo no al reddito di cittadinanza. “Chiederò un incontro a Draghi in settimana, perché è necessario trovare subito altri soldi per bloccare gli aumenti delle bollette”. E aggiunge: “È la cosa più urgente: milioni di famiglie e di imprese rischiano di vedersi staccare luce e gas. Servono almeno 3 miliardi, si taglino agli sprechi e ai furbetti del reddito di cittadinanza”.
Ma il Cavaliere al Colle ci spera e la difesa del reddito di cittadinanza sembra una tattica ben studiata. Proprio parlando di Quirinale, rispetto alla possibile elezione di Draghi il leader di Fi dice: “Qualunque domanda su questo tema è prematura e rispondervi sarebbe irrispettoso, sia verso il Presidente della Repubblica in carica che verso il lavoro dello stesso Draghi”.
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Infine, Berlusconi ha ricordato che quello attuale è un “governo di emergenza, che abbiamo proposto noi per primi, con due obbiettivi da realizzare: contrastare la pandemia con una campagna vaccinale capillare e rimettere in moto l’economia usando al meglio le risorse del Pnrr”.