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REGGIO EMILIA – Da mesi un gruppetto di ragazzini, di poco più grandi di lei, frequentanti la stessa scuola, la seguiva, la perseguitava. Ne aveva fatto oggetto di scherno e bullismo. Poi, una sera, dalle molestie verbali la banda passa a quelle fisiche e per una 14enne la misura è colma.
Torna a casa in stato di choc ma poi dopo alcuni giorni si apre con la famiglia e decide di denunciare. È accaduto a Reggio Emilia, come riporta la Gazzetta di Reggio, e tre dei presunti aggressori – dopo le indagini della squadra mobile – sono stati identificati e denunciati. Sono tre ragazzi di 15 e 16 anni, indagati dal Tribunale per i Minorenni di Bologna, che dovranno rispondere dei reati di stalking e violenza sessuale.
A denunciare è una ragazzina di appena 14 anni dopo un episodio avvenuto la sera del 29 dicembre. In base a quanto raccontato agli investigatori, la giovane stava camminando in un parco alla prima periferia della città emiliana – il Campo di Marte, lo stesso tristemente noto in città per una vicenda di violenza nel 2012, con vittima una 47enne algerina – quando si imbatte nella banda di bulli, che lei conosce perché da tempo la seguiva e ne faceva oggetto d’attenzione. La ragazzina ha raccontato di aver cercato di evitarli, di accelerare il passo.
Ma i giovani, di poco più grandi di lei, prima le hanno rivolto una sedie di commenti, poi l’hanno accerchiano e infine l’hanno molestata. In pochi minuti la ragazza riesce però a scappare e tornare a casa, terrorizzata. Sconvolta, la 14enne non si confida subito coi genitori ma nei giorni successivi chiede di non voler più andare a scuola, di cambiare l’istituto che frequenta.
É allora che, dopo domande insistenti da parte dei genitori, la giovane si apre e racconta delle vessazioni che subisce da mesi da un gruppo di ragazzi. Studenti della sua stessa scuola ma frequentanti una classe diversa. E racconta anche l’ultimo episodio, le molestie al parco. Sentito il racconto, i genitori convincono la ragazzina a denunciare tutto e l’accompagnano in questura. Scattano gli accertamenti e nel giro di pochi giorni gli agenti della Squadra Mobile identificano tre dei componenti del gruppo che era presente la sera del 29 dicembre nel parco. I tre vengono indagati e a breve saranno interrogati. Ma le indagini non si sono fermate: i poliziotti stanno indagando per tentare di risalire all’identità di tutti i partecipanti all’aggressione, almeno il doppio rispetto agli identificati.