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Un’ultima telefonata da parte di Giorgia Meloni al sindaco di Genova Marco Bucci, per chiedergli in extremis di candidarsi alla presidenza della Regione Liguria, e permettere in qualche modo al centrodestra (ligure e nazionale) di uscire dalla palude in cui rimane a 48 giorni dal voto. Sarebbe questa, la carta di giornata nel mazzo dei partiti della maggioranza, ancora in cerca di un candidato presidente, e fermi agli ultimi nomi rimasti in ballo: Edaordo Rixi e Ilaria Cavo. Una mossa che potrebbe compiersi questo pomeriggio, anche se dall’entourage della premier non arriva nessuna conferma sul tema, – anzi, si suggerisce la telefonata potrebbe farla “piuttosto Salvini” – ma pare soprattutto un tentativo di prendere tempo da parte dei partiti di governo. E certifica una volta per tutte lo stallo del centrodestra.
Al primo cittadino genovese, del resto, la proposta era già arrivata nelle settimane scorse, e la risposta era stata la stessa che (salvo sorprese) dovrebbe arrivare oggi a una telefonata della premier. Troppe delicate le condizioni di salute del sindaco, attualmente in piena terapia. Troppo rischioso politicamente, costringere un capoluogo di regione a tornare al voto anzitempo solo per risolvere i problemi dei partiti a livello nazionale e regionale. Il secco no di inizio agosto, nonostante l’indice di gradimento di Bucci confermato anche dagli ultimi sondaggi, pure il protagonismo ritrovato in queste ore di pre-campagna elettorale, resterà tale. E così l’ultimo tentativo del centrodestra, più che a distogliere le attenzioni dal pantano in cui si è cacciata la maggioranza in Liguria, è finito proprio per certificarne la crisi.
La situazione, del resto, è più che chiara, seppur complicata. Il candidato che metta d’accordo tutti, partiti, civici e papabili candidati, non c’è, neanche i sondaggi non danno nessun vincitore. In pole c’è ancora Ilaria Cavo, che però non è gradita da una parte della coalizione. Il nome che metterebbe tutti d’accordo, Edoardo Rixi, è finito nel pieno della partita a scacchi tra Lega e FdI, e nessuno (per ora) rischia di intestarselo. Il rilancio su Bucci, oltre che rischiosissimo, è la mossa che mette a nudo lo stato di incertezza (e pure l’urgenza, i tempi stringono) che pesa sul centrodestra.