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“Sul Mes rischiano davvero di farsi male”, pronostica Matteo Renzi, ospite di Metropolis, il talk web del gruppo Gedi. Il leader di Italia Viva non crede ai “motivi personali” della premier per cui sarebbe stato rinviato l’ultimo Cdm. “La verità è che non erano d’accordo sul Mes, il resto è fuffa. Che fanno sul Mes? Cambiano idea e perdono la faccia o mantengono la stessa idea e perdono l’ancoraggio in Ue? È la prima volta che il governo ha un nodo vero. Devono chiarirsi tra di loro e questi 5 giorni di rinvio credo siano abbastanza inusuali nella storia della politica italiana”. Il punto, aggiunge l’ex premier, è il ruolo del ministro dell’Economia, che col capo di gabinetto ha spedito alla Camera un parere positivo sul Meccanismo europeo di stabilità, nonostante la contrarietà di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni. “Questa maggioranza in 9 mesi non ha avuto un intoppo, ma ora inizia piano piano ad averne. Io dico: non guardate a Santanchè, non guardate a Pini ma guardate a Giorgetti”.
Gli scricchiolii interni alla destra si sono visti anche durante le votazioni in Senato sul decreto Lavoro. “Claudio Lotito ha dato un segnale – è convinto Renzi – è decisivo in commissione Finanze e visto che starà lavorando a qualcosa, ha fatto valere il suo peso. Ma quale festa di compleanno, come ha detto La Russa, non abbiamo l’anello al naso”. Iv comunque, sostiene l’ex premier, non farà la stampella dell’esecutivo: “Ma quale stampella, hanno un’auto di ricambio nel M5S che sul Mes la pensano esattamente come Salvini”. Per Renzi i problemi li ha anche l’opposizione: “Siamo passati dalla foto di Vasto alla limonata di Campobasso, secondo me avrà lo stesso effetto. Non andrà benissimo. In Molise Schlein prenderà una scoppola”.