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Italia Viva correrà da sola alle prossime elezioni politiche. Lo ha annunciato Matteo Renzi in persona: “Al momento assolutamente sì”, ha detto ai microfoni del Tg5 rispondendo ad una domanda sulle alleanze da costruire in vista del 25 settembre. “Cambieremo idea se qualcuno accetterà le nostre idee. Se non le accettano – ha aggiunto il leader di Iv – abbiamo coraggio, libertà e fantasia per andare da soli”.
L’annuncio della corsa solitaria arriva poco dopo la conclusione della direzione del Partito democratico. Il giorno prima, invece, il senatore fiorentino si era incontrato con Carlo Calenda. Come aveva già ammesso lo stesso Renzi, con l’ex ministro dello Sviluppo economico c’è convergenza su molti temi. Calenda, del resto, è stato il ministro dello Sviluppo economico nel governo guidato dal leader di Iv e, in ogni caso, entrambi sono collocabili all’interno di quella galassia centrista in cerca di una casa in vista delle elezioni.Peccato che ora il leader di Azione sia dato in fase di avvicinamento ai dem. Evidentemente l’incontro tra i due non ha sciolto i nodi essenziali, cosa che avrebbe favorito un possibile asse tra Azione e Italia Viva. Quando gli viene chiesto del faccia a faccia, l’ex premier quasi lo ammette. L’incontro con Calenda – ha spiegato – è andato “bene come sempre, un incontro tra amici”, lo ha definito. “Ma naturalmente – precisa – l’amicizia non è sufficiente, bisogna vedere se condividiamo le idee. La partita dipende da lui. Questo è un passaggio molto importante: le alleanze non si fanno sulla base dell’alchimia o del gioco delle coppie, ma mettendo al centro le scelte per i cittadini”.
Dopo l’incontro andato in scena tra Enrico Letta, Luigi Di Maio e il sindaco di Milano Beppe Sala (anch’esso avvenuto ieri) e le aperture di Calenda, Renzi ora rischia di essere l’unico – insieme al M5S – a rimanere fuori dalla coalizione a guida Pd. Certo, con il segretario dem i rapporti personali non sono mai stati ottimali. A più di otto anni dallo “stai sereno” con cui l’ex premier soffiò Palazzo Chigi a Letta, Renzi ci tiene a precisare che “quella ferita è stata ampiamente rimarginata”, dirà poi nel pomeriggio in un’intervista rilasciata all’AdnKronos. E ancora: “Voglio pensare che la distanza tra noi e Letta sia solo politica e non legata a fatti personali. Se fosse legata a fatti personali sarebbe un problema solo suo, non mio”.
Va detto che Renzi non ha del tutto chiuso la porta alle alleanze. In quel “al momento” pronunciato negli studi Mediaset è possibile intravedere uno spiraglio. Anche perché un solo voto in più rispetto agli avversari potrebbe essere decisivo per assicurarsi la vittoria nella parte maggioritaria dei seggi (un terzo del totale). I voti di Italia Viva, in sostanza, potrebbero far comodo. Secondo l’ex premier l’obiettivo ora è ottenere almeno il 5 per cento dei voti. “Siamo convinti di poterci arrivare”, dice. Non a caso il nome della prossima Leopolda sarà “Dammi il 5”. L’appuntamento è fissato per l’1, il 3 e il 4 settembre, una ventina di giorni dalla data delle elezioni: il 25 settembre.