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Lo pensano tutti, lo provano tutti: rifare casa è come andare all’arrembaggio, non si sa da che parte iniziare, si naviga a vista in corso d’opera e non si vede mai la fine a qualsiasi imprevisto… e al nostro nervosismo.
Urge una guida di provata perizia, e in questo si propone Patrizia Burato, architetto con esperienza trentennale e fama sui social come @archidipity. Per sfatare il pregiudizio ristrutturazione = stress ha scritto un manuale pratico Rifaccio casa, rifaccio vita (Sonzogno, 16 €) in cui spiega, dall’A alla Z, tutti i passaggi da compiere per rinnovare i nostri spazi di casa, ad alta soddisfazione e basso costo mentale. Ecco qualche orientamento.
Ristrutturare casa: si parte dalla funzionalità
Una progettazione valida deve trasformare la nostra casa in una casa comoda a 360º, e per riuscirci dobbiamo prima capire come organizzare le funzioni dell’abitare in ogni sua sfumatura. Anche quelle terra terra: tipo, valutare bene come sarà il percorso tra l’ingresso e la cucina con le borse della spesa, o quello della biancheria sporca e la lavatrice oppure dove riporre l’asse da stiro.
Rifare casa, nessuna fretta
Un tecnico ci mette poco a progettare uno spazio, ma noi prendiamoci tutto il tempo necessario per rielaborare le sue proposte, per fare sedimentare alcune variazioni rispetto alla nostra idea iniziale, per capire se siamo veramente convinti della scelta di certi materiali o se quella illuminazione risponde alle nostre reali necessità.
Nella fase creativa, perciò, meglio fare qualche domanda in più che avere paura di sembrare pedanti o troppo pignoli.
Accettare la mutevolezza
Succede, e neanche tanto raramente, di partire con una certa idea in testa (“sì alla cucina a vista o mai il marmo in bagno”) e poi renderci conto che vogliamo tutt’altro. Allora, perché reprimersi, anche se il progetto è già pronto o quasi? Una casa veramente nostra è quella che cresce in noi, giorno dopo giorno.
E nell’esplorazione delle nostre aspirazioni estetiche, dei nostri bisogni funzionali, ci sta anche l’accettazione della mutevolezza. Finché non si è aperto il cantiere non costa niente.
Rifare casa: cercare l’armonia
Una casa è bella se è coerente, con la stessa cifra stilistica in tutto il suo perimetro. Nessuno vieta di avere un salotto minimalista e una camera da letto “barocca” ma il refrain mentale tra una stanza e l’altra stordisce!
Non seguire le mode
Certe finiture ora in voga (il parquet a spina ungherese, le pareti divisorie in listelli verticali di legno, le mattonelle esagonali) sono un azzardo. Tra qualche anno, non solo ci stancheranno ma faranno apparire la nostra casa irrimediabilmente datata.
Per un tocco modaiolo, buttiamoci sui colori: una parete verde petrolio o mattone ritorna bianca in una giornata, con pochi soldi. E ancora meno sensi di colpa.
Ci vuole versatilità
Impossibile pensare che una casa possa durare tutta la vita, quindi la sua ristrutturazione va tarata complessivamente sui bisogni del presente. Con qualche soluzione versatile, che ci accompagni nel tempo. Come un impianto elettrico già predisposto per una possibile cucina a induzione (a gas stanno scomparendo) o le prese per il pc nella camera del bambino: nel giro di poco diventerà un ragazzo.
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