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BOLOGNA – L’emergenza del batterio che aveva portato ieri al divieto di balneazione prima in una trentina di spiagge della Riviera romagnola, poi ridotte a 21, è rientrato. Dalle 15 di questo pomeriggio, venerdì 29 luglio, si potrà di nuovo fare il bagno nel mare anche nelle zone che erano vietate.
Stamattina c’è stato un incontro con tutti i Comuni coinvolti. “I campionamenti sono stati completati: tutti gli indicatori dell’Escherichia Coli sono rientrati nella norma” spiega l’assessora Irene Priolo. “Eravamo convinti che il provvedimento sarebbe rientrato rapidamente, possiamo ricondurre quanto avvenuto alle particolari situazioni di questo momento: per la prima volta è stato registrato il superamento di 40-41 gradi in 12 stazioni e questo non avveniva da 60 anni. E mai avevamo avuto una temperatura del mare oltre i 29 gradi”. Priolo spiega che la norma nazionale stabilisce 500 mpm su 100 millimetri di acqua. “Adesso abbiamo valori fino a 110 ma anche 10, 20 e 30”. Un fenomeno che potrà riproporsi? “Non possiamo escludere che si ripresenti, non ho la sfera di cristallo. Però credo sia difficile ai livelli di martedì perchè nel frattempo abbiamo avuto piogge e mareggiate. Inoltre il fenomeno è rientrato in 24 ore”.
La prossima rilevazione sarà il 22 agosto. “Continueremo a fare un lavoro di controllo, ma questo è stato un episodio puntuale, legato alle temperature estreme” afferma Priolo che è intervenuta anche sul fenomeno dell’alga che colora di marrone le acque: “è innocua”.
I tecnici: troppo caldo senza vento
Secondo i tecnici, le ipotesi per spiegare i risultati, anomali, dei campionamenti effettuati martedì 26 luglio sono al momento riconducibili a un insieme di condizioni meteorologiche, idrologiche e marine del tutto eccezionali per la Romagna: la temperatura dell’acqua molto elevata da diverse settimane, con valori oscillanti intorno ai 30°; la prolungata assenza di ventilazione, lo scarso ricambio delle acque, la mancata diluizione delle immissioni nei corsi d’acqua che arrivano al mare, a causa della forte siccità di questo periodo. Tutti elementi, questi, che sommandosi potrebbero aver avuto un effetto particolarmente impattante sulla composizione delle acque del mare.
Corsini: “Monitoramo costantemente la qualità delle acque”
Disdette? “Non escludo che ci possano essere state, ma dagli albergatori non abbiamo ricevuto segnali in questo senso, semmai i turisti hanno telefonato per informarsi” dice l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini.”Il turismo della nostra regione ha due parole d’ordine, qualità e sicurezza. Strutture ricettive, contesti urbani e qualità delle acque sono un’eccellenza in Emilia-Romagna”. A questo proposito, aggiunge, “è uscito il dossier di Unioncamere nazionale che certifica che Emilia Romagna e Molise sono le spiagge più sicure d’Italia. Abbiamo confermato la distanza tra ombrelloni, anche se avremmo potuto fare diversamente, abbiamo puntato su qualità e sicurezza. So bene che queste notizie provocano tensione, preoccupazione e allarme, ma vanno date e testimoniano di come monitoriamo costantemente la qualità delle acque”.