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Questa partita l’ha persa. Roberto Baggio aveva portato in tribunale l’associazione che aveva criticato la sua passione per la caccia. Ma oggi il Tribunale di Verona ha assolto Paolo Mocavero, leader del movimento Centopercentoanimalisti, nel processo per diffamazione intentato dall’ex pallone d’oro.
Mocavero era stato denunciato dall’ex calciatore per avere affisso dei manifesti all’aeroporto Catullo nel giugno del 2022 e per aver rilanciato la notizia sulla pagina Facebook del movimento animalista.
I manifesti erano apparsi dopo che Ita aveva scelto il ‘divin codino’ come testimonial della nuova tratta Roma Buenos Aires, dove Baggio possiede una riserva di caccia.
Ma al termine del dibattimento e sentiti i testimoni, il pubblico ministero ha richiesto l’assoluzione di Mocavero per non aver commesso il fatto. Baggio era stato sentito in aula nell’udienza dell’8 luglio scorso e aveva ribadito di essere stato diffamato. Ma le indagini hanno appurato che l’imputato non era coinvolto nell’affissione dei manifesti e nella pubblicazione sulla pagina Facebook.
Il leader animalista era stato però condannato per diffamazione nel 2023 a 8 mesi di carcere e al pagamento di 10mila euro. Perché nel 2018 Mocavero – all’epoca candidato di Forza Nuova a sindaco di Padova – aveva detto durante una trasmissione radiofonica: “Baggio è uno che uccide animali. Non è solo un assassino, è un grande assassino. Tutti i cacciatori sono assassini, lui di più perché ha un’immagine, dunque maggiori responsabilità. L’unico cacciatore buono è quello morto. Mi auguro la morte di ogni cacciatore, anzi brindo ogni volta che qualcuno muore. Se Baggio muore durante una battuta faccio lo stesso, vado al funerale con lo champagne in mano”.