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Roccaraso, l’influencer e l’invasione dei turisti “Domenica prossima saremo il doppio”

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ROMA — Quando il figlio Checco, ‘a criatura, sedicenne grande e grosso caracolla sugli sci per la sua prima discesa a spazzaneve, cuore di mamma Rita De Crescenzo grida al “miracolo di Roccaraso”, piange lacrime di mascara, mette Geolier come fondale della commozione e TikTok esplode nel “ti voglio bene” di milione e settecentomila followers improvvisamente pericolosamente innamorati della neve. «Venite, venite qui si sta bene assai, quant’è bella la neve», dice Rita, voce arrocchita del dialetto profondo, pelliccia e colbacco siberiano, così 220 pullman hanno scaricato ai piedi delle piste di Roccaraso, Alta Val di Sangro, Abruzzo, dodicimila persone partite da Napoli alle cinque del mattino di domenica scorsa. Trenta euro a testa, panini e frittata di pasta al sacco e il sogno dello sci finito in un incubo apocalittico di traffico, neve pesta e immondizia.

Rita De Crescenzo 

Un passato difficile

Di certo non c’è soltanto lei, influencer di Quarto flegreo, quarantacinque anni, capelli corvini, passato difficile, un arresto per spaccio, dietro l’assalto dello scorso weekend alle piste da sci di Roccaraso, fotografia angosciosa di quell’overtourism che ormai divora ogni angolo di bellezza italiana. Eppure “l’effetto Rita” c’è stato, combinato all’aggressività di decine di micro e macro agenzie di viaggi che da Napoli rovesciano ogni domenica, a prezzi popolari, folle sempre più folte sulle piste da sci di Roccaraso, la montagna dei napoletani, da decenni assediata da cementificazione e stagioni turistiche sempre più brevi. Una tale devastazione che peggio di un Ferragosto sui litorali domestici ha lasciato sui prati ai piedi delle piste dell’Aremogna, nemmeno avvistate da quasi nessuno dei dodicimila gitanti del freddo, distese di sporcizia, cumuli di resti di cibo e discariche di plastiche.

Le invasioni barabariche

«A Roccaraso sono andate in scena le invasioni barbariche del turismo social», dice desolato Francesco Emilio Borrelli, deputato di Avs, che da giorni posta le immagini della marea umana accalcata ai lati della statale, avvolta – e sudata – in inutili tute da sci, buone per ben altre cime eterne. I dodicimila arrivati con bus, minivan, si sono aggiunti ai turisti già presenti, portando a oltre ventimila le presenze in un paese di 1500 abitanti. Una folla da togliere il fiato.

E se i più l’hanno presa con filosofia, accontentandosi del selfie con un po’ di neve intorno, panino e spritz in mano, come Rita De Crescenzo insegna, non pochi hanno fatto partire denunce ed esposti per la cattiva gestione del traffico da parte del Comune. «Non siamo nemmeno riusciti a scendere dall’auto, bar e ristoranti ci cacciavano quando chiedevano di andare al bagno, era tutto intasato, inagibile, i bambini si sono sentiti male, non torneremo mai più», si legge in uno dei tanti commenti feroci sui social del comprensorio sciistico dell’Alta Val di Sangro.

Ammessi soltanto cento bus

Il sindaco, Francesco Di Donato, si è difeso dicendo che l’apocalisse di domenica scorsa è stata causata «dalle agenzie del turismo mordi e fuggi che non rispettano le regole e l’ambiente». Pur aggiungendo che «Roccaraso ama la comunità napoletana». Intanto però dopo un vertice il prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, ha deciso che nel prossimo fine settimana soltanto cento bus potranno arrivare a Roccaraso, con filtri e posti di blocco sulla statale 17.

Followers e servizi sociali

Basterà? O i tiktoker che seguono ogni giorno Rita De Crescenzo e il suo essersi eletta rappresentante della Napoli «che fatica, soffre e ama come me», si rimetteranno in colonna verso Roccaraso perché Rita ha detto, anzi ha minacciato: «Me song’nnammurata di questo paese, dove vado io vengono tutti, guardate che scampagnata, domenica torneremo e saremo il doppio, qui ci si diverte». Del resto uno dei suoi video su Tiktok, nel quale in migliaia ballano all’aperto sui prati innevati di Roccaraso, una specie di Ibiza del freddo, ha avuto così tanti milioni di visualizzazioni, da far temere che l’annuncio di Rita possa concretizzarsi.

Soldi e trash

Ma lei, influencer che del trash ha fatto la sua cifra, cosa ci guadagna? «Niente – dice con le labbra a broncio – con le agenzie che portano i turisti non c’entro nulla, anzi dove passo io guadagnano tutti, che ci posso fare se quando dico che esco a comprare una mela, gli altri fanno lo stesso?». Trascinatrice di followers a ritmo neomelodico, Rita De Crescenzo, tre figli, di cui uno le fu tolto dai servizi sociali, aveva già creato alcuni anni fa un “effetto Roccaraso” con Ischia. Sbarcata in piena estate aveva postato così tanti video che a migliaia l’avevano seguita, intasando la già affollatissima isola verde. Dei suoi guai ha parlato naturalmente su TikTok: «Ho fatto gli errori mie ma adesso sono un’altra», Con piena redenzione social.

 

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