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“La situazione negli ospedali sardi è drammatica: manca il sangue“. Non usa giri di parole il presidente dell’Avis regionale, Vincenzo Dore, che spiega: “C’è bisogno di sangue per poter garantire l’attività chirurgica, assicurare le trasfusioni per i talassemici che senza non possono vivere e per rispondere alle urgenze”. La situazione d’emergenza riguarda tutte le province.
30mila sacche importate
Annualmente nell’Isola si ha bisogno di 110 mila trasfusioni ma solo 80 mila vengono donate in Sardegna, le altre 30 mila sacche vengono importate da altre regioni d’Italia. “Nel periodo estivo la popolazione in Sardegna aumenta considerevolmente e al contempo le donazioni di sangue subiscono un calo fisiologico dovuto alle partenze per le ferie. Gli ospedali sono in affanno”, sottolinea ancora Dore. L’appello a donare è rivolto a tutte le persone di età compresa tra 18 e 60 anni, che pesino almeno 50kg e siano in buono stato di salute.
L’appello ai turisti in vacanza
La donazione è semplice, sicura e veloce: bastano dieci minuti per cambiare la vita di chi ne ha bisogno. “Donate prima di partire o fatelo se siete qui per godere delle bellezze della nostra terra”, è il grido del presidente Dore. “Questo è il periodo più critico per la nostra Isola, si dona meno, la richiesta è maggiore e si registrano più incidenti stradali. Chiunque di noi può ritrovarsi ad avere bisogno di sangue”. In particolare, c’è bisogno di sangue del gruppo 0, il più carente in questo momento. Si può donare il sangue nelle autoemoteche dell’Avis presenti nelle piazze della Sardegna, nelle sedi Avis e nei centri trasfusionali degli ospedali.