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Un segno dei tempi. È sulla competenza della cyber-sicurezza, quasi più che sull’esperienza del contrasto specifico e strategico alle mafie, che si discute e ci si scontra ieri, fino a sera, al Consiglio superiore della magistratura, chiamato a inviare alla Direzione antimafia e antiterrorismo i sette nuovi sostituti che il procuratore Giovanni