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“Oggi dobbiamo avere la capacità di raccogliere un esempio e un insegnamento da quello che ci dice questa storia e questo uomo”. Ci sono oltre duecento persone nella storica sezione ex Pci, ora Pd, di Ponte Milvio, per l’inaugurazione di una mostra dedicata a Enrico Berlinguer. È di lui che Elly Schlein parla a quella platea, e non solo a loro. Ricorda che anche Berlinguer puntava su scuola, salari e sanità, in un ritorno alla politica con gli “occhi di Berlinguer” tra le mura della sezione, tappezzate dalle foto che ritraggono i momenti storici della vita politica, e non solo, dello storico leader Pci. Dalla sua infanzia ai comizi durante la campagna elettorale sul divorzio del 1974, fino al poster che ritrae la folla straordinaria in Piazza a San Giovanni il giorno del suo funerale.
Il “momento nostalgia” si colora di accenti personali con l’intervento di Laura Berlinguer, che ricorda come per suo padre quella sezione “posizionata in quartiere molto popolare, come era all’epoca Ponte Milvio, rappresentava la tappa fissa il giorno delle elezioni”.
L’amarcord prosegue con l’esposizione di gadget e reperti storici, in vendita a offerta libera: dalle magliette con il volto di Berlinguer agli adesivi con la quercia dei Ds, ma ci sono anche copie di Rinascita, la storica rivista del Partito Comunista.
E mentre l’aroma delle salamelle sulla griglia evoca le vecchie, e nuove, Feste dell’Unità, Schlein arriva nella storica sezione che fu anche di Fausto Bertinotti e Luciana Castellina e saluta con il rituale “care compagne e compagni” ma guarda avanti. “Oggi noi dobbiamo provare a ricostruire un profilo chiaro che stia in mezzo alla gente e i suoi bisogni”, esorta la segretaria dem che non manca di puntare il dito nei confronti di quella parte della sinistra cui imputa di essere stata ‘lontana dal popolo’. “Se siamo in questa situazione, in balìa di questa destra retrograda e nazionalista – scandisce – e anche perché noi siamo mancati”.
Ma l’applauso della sala arriva quando Schlein tuona contro quel modello di sviluppo capitalistico e neoliberista, “che ci ha detto ‘there is no alternative’, quando invece l’alternativa c’è”.
“Non sarà più il tempo delle piazze con milioni di persone, ma il punto è rispondere a questa destra, con eguaglianza e solidarietà”, conclude Schlein.