[ Leggi dalla fonte originale]
Sono trascorsi 55 giorni dalle dimissioni della presidente di Indire, la professoressa Luigina Mortari, docente di Pedagogia generale e sociale all’Università di Verona, e dal ministero dell’Istruzione nessuna indicazione. Sostituzione del vertice? Commissariamento dell’ente? Il braccio destro scientifico del ministero, Indire appunto, Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, è caduto dentro un’ispezione della Corte dei conti che lo scorso 4 gennaio ne ha fatto emergere costi, sprechi, una gestione amministrativa incoerente. Eppure, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, fin qui, sul tema non ha detto nulla né nulla ha fatto. Abbiamo preso in mano le carte della magistratura contabile e quello che si legge a proposito dell’ente con sede a Firenze è un rosario di illogicità. Alcune comiche. Sprechi e familismo. Proviamo a darvene un riassunto.
Caro lettore, ti raccontiamo, poi, storie di scuola, di contratto non rinnovato e testimonianze che arrivano dalle vostre lettere: continuate a scriverci. E abbiamo dedicato un ricordo al pedagogista Andrea Canevaro, scomparso il 26 maggio.
Se vuoi abbonarti alla newsletter, lo puoi fare cliccando qui.
E se vuoi scriverci, ecco l’indirizzo dietrolalavagna@repubblica.it.
Seguici, caro lettore.
PRIMO PIANO/1
Compensi triplicati à la carte al presidente
di Corrado Zunino
Innanzitutto, la Corte dei conti ha preso in esame l’autoattribuzione di compensi per il presidente – Giovanni Biondi, a lungo capo dipartimento del ministero dell’Istruzione – e i consiglieri del Consiglio di amministrazione. A partire dal 2013, e fino al 2017 quando Biondi andò in pensione, gli importi differiscono in maniera consistente da quanto previsto dal decreto interministeriale di riferimento (31 ottobre 2002) e, nonostante i richiami del ministero vigilante, il presidente ha percepito il triplo di quanto previsto dalla legge. Biondi, in quiescenza, continuerà a collaborare fino a queste ultime stagioni.
Il direttore generale, le consulenze e i consulenti
Sul direttore generale Flaminio Galli la magistratura contabile spende molte righe. Non avrebbe dovuto reggere ad interim gli uffici amministrativi e giuridici degli affari generali, spiega, è opinabile l’aumento del 50 per cento del suo stipendio attraverso i premi di risultato, è discutibile la revoca e il riaffido dell’incarico “senza procedura comparativa” per la stagione 2020-2025.
Il dg, prosegue l’esame, ha affidato la riorganizzazione dell’Erasmus ad Alessandro Baccei, ex assessore all’Economia della Regione Sicilia, in quota Renzi. Il personale esterno che Baccei, a sua volta, utilizzerà per manutere l’ufficio che si occupa dei viaggi educativi degli studenti italiani sarà completamente all’oscuro delle dinamiche Erasmus: dovrà essere istruito comportando ritardi nella macchina che porteranno a scioperi sindacali. Il renziano importato costruirà attorno a sé un management tutto esterno, rinnovandolo anno per anno e portando le spese per le consulenze a 2,5 milioni di euro. In questo periodo in casa Indire crescerà in maniera significativa il precariato con un largo utilizzo di ricercatori cocopro che impiegheranno anni – e questo lo spiega la Flc Cgil – per trovare un’assunzione.
La ristrutturazione ardita
Nel 2021 l’Istituto scoprirà di non avere più denaro per pagare i lavoratori a tempo determinato e il direttore generale inizierà a cercarlo negli avanzi di bilancio. Non c’è, sostiene l’organo contabile, alcuna pianificazione per far crescer le figure dei ricercatori e, quindi, la qualità interna della ricerca di un istituto pur sempre scientifico. Flaminio Galli ha impegnato la sua direzione, senza consultare il cda di Indire, nella ristrutturazione dell’ex Meccanotessile di Firenze, impegno – 6,9 milioni di euro – che ne avrebbe causato la revoca dell’incarico (e, comunque, il successivo ritorno in sella).
I rapporti con l’università telematica
Dal 2017 il dg Galli fa entrare Indire nell’Università telematica Iul, Italian University Line (esistente dal 2005). I dipendenti interni vengono via via dirottati sulla nuova impresa, abbandonata dall’Università di Firenze nel 2020 a cui subentrerà l’Università di Foggia. In quell’ateneo ansimante che è vissuto per anni con un solo dipendente assunto entrano praticamente tutti i dirigenti di Indire: il presidente Biondi, il professor Massimo Faggioli. Direttore generale dell’ateneo diventa Massimiliano Bizzocchi, recordman di consulenze. La commistione di interessi, ruoli (e pagamenti) si allarga da Indire a Iul a Edotto, la società incaricata di fare formazione (obbligatoria). Flaminio Galli ne è sempre il deus ex machina.
PRIMO PIANO/2
Nelle squadre di basket Iul giocano i figli
L’Università Iul, che, abbiamo visto, si fonde con l’Istituto Indire in maniera confusa e con patenti conflitti, tra il 2017 e il 2020 sponsorizza tre squadre di basket. Nella stagione 2017-2018 il suo logo finisce sulle magliette dell’Eurobasket Roma. In questa transumanza di figure professionali tra istituti pubblici, atenei e aziende sportive, Donatello Viggiano, responsabile dell’ufficio stampa della squadra, finisce in Indire come consulente per la comunicazione istituzionale. E, continuazione naturale di un percorso per lo stagista Kinder in Fiera, Viggiano diventa l’organizzatore del corso per dirigenti sportivi & Master Sport Management alla Iul. Marino Mazzocca, assistente allenatore, sarà collaboratore tecnico (stabilizzato) in Indire e referente di un progetto nell’università telematica.
Si scopre che nell’Eurobasket 2017-2018 giocano Leonardo Galli e Alessandro Galli, figli, naturalmente, del direttore di Indire, Flaminio. La stagione successiva i fratelli Galli vengono presi dalla Tiber basket, altra società romana, e anche la sponsorizzazione Iul cambia casacca. Nel 2019-‘20 i richiesti brothers si spostano alla Basket Roma, insieme. Con loro adesso gioca Andrea Scuderi, che troverà posto all’Istituto Indire nel Project management office (unità organizzativa non prevista dal regolamento e composta solo da consulenti). Lo sponsor Iul, ovviamente, segue sempre i cestisti di famiglia. Dal settembre 2020 il mecenatismo universitario si interromperà e i fratelli Galli lasceranno la Basket Roma: per la prima volta le loro strade sul parquet si divideranno.