[ Leggi dalla fonte originale]
BOLOGNA – “Episodio incommentabile e molto triste”, Marina Orlandi, vedova di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Nuove Br il 19 marzo 2002, commenta così l’immagine scattata e postata nei social di tre ragazze che nella notte di Halloween reggevano lo striscione delle Brigate Rosse e una di loro era in posa come fosse Aldo Moro con la prima pagina de La Repubblica sul suo rapimento. Uno scatto che ha suscitato polemiche e la reazione immediata di Bologna dove è stato freddato sotto casa Marco Biagi.
La vedova, ospite del seminario alla Fondazione Lercaro “Lavoro sfruttato e caporalato: per un’azione preventiva e coordinata nei territori”, insieme al cardinale Matteo Zuppi, liquida con poche parole, come nel suo stile, ma di sdegno profondo la pagliacciata horror-carnevalesca che ferisce non solo i familiari, ma la città.
Marina Biagi alla Camera: “Dissero che le Br non erano un pericolo: imperdonabile”
Lorenzo Biagi: “Boccaccini uomo libero? Provo una gran rabbia, per i brigatisti non dovrebbero esserci sconti di pena”