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E’ “assai deficitaria” la situazione dei laghi alpini che nell’area lombarda presentano livelli di riempimento ai minimi storici con altrettanta minima quantità dei flussi di risorsa idrica rilasciata. Lo dice l’Osservatorio dell’Autorità distrettuale del Po. Le riserve stoccate sono pesantemente sottodimensionate: Lago Maggiore pieno solo al 19%, Lago di Como al 9%, Lago d’Iseo-d’Idro all’8%, Lago di Garda al 22%. Proprio in Lombardia in questo periodo dell’anno la somma delle quantità complessive contenute nei laghi solitamente si aggira attorno ai 550 milioni di metri cubi invasati, mentre oggi se ne registrano solo 169.
E’ un’estate di record negativi per il Po: i 7,26 metri sul livello del mare registrati a luglio a Quingentole di Mantova dall’Impianto Sabbioncello (pari a un livello reale di acqua poco oltre il metro) e i 2,30 metri registrati sempre a luglio a Stellata di Bondeno (Ferrara) dall’Impianto Pilastresi (pari ad un livello di 80 centimetri circa) sono “numeri da record, purtroppo in negativo”. Si tratta della quota minima più bassa registrata dagli idrometri dei due impianti a Po gestiti dal 2000 dal Consorzio della Bonifica Burana, che si occupa del territorio tra gli argini di Po, Secchia, Panaro e Samoggia Per l’Impianto Sabbioncello, di cui si dispone di una serie storica di oltre sessant’anni (dal 1960), si tratta di un precedente da record. Sebbene la quota minima tra il 2003 e il 2006 sia scesa tre volte sotto gli 8 mslm (dal 1960 non era mai accaduto), la quota di 7,26 mslm è la più bassa registrata negli ultimi 62 anni. La scarsità di precipitazioni unita alle alte temperature (giugno 2022 in Italia ha registrato temperature di quasi 3 gradi oltre la media) “ha creato i presupposti della tempesta perfetta: l’estate dei record, tutti tristemente negativi”.