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Simboli e contrassegni elettorali: settimana di rilievo in vista della tornata elettorale del prossimo 25 settembre. La data da tenere a mente è quella di venerdì. Dalle 8 del mattino del 12 agosto, fino alle 16 del 14, infatti, sarà possibile depositare presso il Viminale i contrassegni dei partiti o movimenti.
Procedure che avvengono in date inedite, in pieno agosto, ma come da tradizione si prevede che fin dalle primissime ore della mattina del 12 in molti si metteranno in fila per essere tra i primi a consegnare l’incartamento. L’ordine di deposito è infatti lo stesso che ci sarà sulla scheda elettorale: chi sarà più rapido potrà ottenere che il proprio simbolo compaia in alto. Per limitare al massimo i disagi, soprattutto alla luce del gran caldo di questi giorni, il Viminale ha deciso di attrezzare la piazza in modo che non ci siano lunghe attese sotto il sole.
Il dicastero ha pubblicato, sul portale Eligendo, le “Istruzioni per la presentazione e ammissioni delle candidature”: un dossier di oltre 300 pagine in cui vengono illustrate tutte le regole a cui attenersi. Il contrassegno di lista deve essere consegnato a mano su supporto digitale o in “triplice esemplare” in forma cartacea. È vietato presentare simboli “che riproducono immagini o soggetti religiosi”. Ai partiti che non abbiano un simbolo tradizionale e ai gruppi politici “è fatto assoluto divieto di presentare contrassegni identici o confondibili con quelli che riproducono simboli utilizzati tradizionalmente da altri partiti”. Vige anche il divieto di presentare contrassegni che fanno riferimento a ideologie di stampo fascista o nazista.
Oltre al simbolo – entro lo stesso periodo di tempo – dovrà essere consegnato presso il ministero dell’Interno anche lo statuto: “Qualora il partito o gruppo politico organizzato risulti iscritto nel registro dei partiti politici”, o, in mancanza dell’iscrizione al registro, “una dichiarazione in cui vengono indicati gli elementi minimi di trasparenza del medesimo partito o gruppo politico”. Dovranno anche depositare l’eventuale dichiarazione di collegamento in una coalizione di liste ed il programma elettorale con l’indicazione del capo della forza politica.
Scaduto il termine per il deposito, per i contrassegni risultati regolari, il ministero, entro 48 ore restituisce “al domicilio eletto in Roma del depositante, un esemplare del contrassegno con l’attestazione dell’avvenuto deposito e della sua regolarità”. Per i simboli non regolari, il Viminale invita il “depositante” a sostituirlo “entro 48 ore dalla notifica del relativo avviso (dunque entro il 16 agosto, ndr) presentandone uno che non riproduca in alcun modo gli elementi ritenuti in contrasto con le disposizioni di legge”. Contro le decisioni del Viminale è possibile fare opposizione – entro 48 ore dalla decisione – all’Ufficio centrale nazionale costituito presso la Corte di Cassazione. Il termine scade dunque il 18 agosto.
Step successivo, come da prassi, saranno le liste delle candidature. La ‘finestra’ per la presentazione si aprirà tra le 8 del 20 agosto e le 20 del 21 agosto presso le cancellerie delle Corti di appello.