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Sono giorni di trattative in casa centrodestra. Fin da subito la premier in pectore Giorgia Meloni ha spinto affinché le caselle principali del nuovo governo fossero riempite con una quota consistente di personalità tecniche. Una scelta che ha fatto storcere il naso agli alleati, ma che allo stesso tempo sembra aver incontrato il favore della maggioranza degli elettori. Secondo l’istituto Swg, infatti, il 64 per cento degli italiani si dice d’accordo con la presenza di alcuni tecnici all’interno del nuovo governo. Solo il 19 per cento di loro dichiara di volerli tenere fuori.
Ministri tecnici
Dati in controtendenza rispetto agli umori sondati negli ultimi anni. Soprattutto per quanto riguarda l’elettorato centrodestra, solitamente più scettico – insieme ai leader di partito – nei confronti di premier e ministri tecnici. I motivi di questa inversione di tendenza, secondo Rado Fonda, head of research di Swg, sono sostanzialmente due. Il primo: “Il governo Draghi è stato particolarmente apprezzato, anche dall’elettorato di FdI. Sulla base di questa esperienza è maturata l’idea che la presenza di tecnici possa essere efficace”. Il secondo motivo risiede in un mix di sfiducia nella politica e timore per la situazione di incertezza dovuta agli effetti delle tensioni internazionali. “In un periodo come questo – spiega Fonda – è possibile che, per l’elettorato, affidarsi unicamente alla classe politica possa risultare una soluzione debole”.
Salvini al Viminale
Uno dei nodi più difficili da sciogliere riguarda la posizione che dovrà ricoprire Matteo Salvini. Il leader del Carroccio spinge per il ministero dell’Interno, ma le possibilità che il segretario possa di nuovo approdare al Viminale sembrano essersi ormai azzerate. Eppure, secondo Swg, la maggioranza degli elettori del centrodestra non vedrebbe di cattivo occhio un ritorno di Salvini agli Interni. Oltre al 90 per cento degli elettori leghisti, si dichiarano favorevole anche il 70 per cento degli elettori di Forza Italia e il 65 per cento degli elettori di FdI, il partito che più di tutti spinge affinché il segretario resti alla larga dal Viminale. Più spenti gli entusiasmi se si parla del piano B su cui ora potrebbe puntare il segretario leghista: il ministero dell’Agricoltura. Un ruolo che, però, fa storcere il naso ai seguaci del Carroccio, i quali si dicono d’accordo solo nel 44 per cento dei casi. L’idea piace di più agli elettori Fdi (49 per cento) e, soprattutto, a quelli di Fi (59 per cento).
L’opposizione
Fin da subito Pd e M5s hanno promesso che, contro il nuovo governo, avrebbero messo in piedi un’opposizione intransigente. Un atteggiamento che non sembra condiviso con l’elettorato, visto che più di un elettore su due (sia pentastellato che dem) preferirebbe un approccio più dialogante. “Gli elettori di centrosinistra non vedono di buon occhio il nuovo governo, però non vogliono neanche che quest’ultimo rimanga bloccato a causa dell’opposizione”, spiega Fonda. Il perché, ancora una volta, è da andare a ricercare nell’emergenza che sta attraversando il Paese. “I cittadini si aspettano delle soluzioni ed è per questo che chiedono un dialogo”. Tra gli elettori del Terzo polo la percentuale dei favorevoli al dialogo con il governo sale fino all’80 per cento. Un dato che, secondo Fonda, è spiegabile con il fatto che all’interno di Azione e Italia Viva convivano segmenti di elettorato provenienti sia dal centrodestra che dal centrosinistra.
Le previsioni sulla durata del governo
Complice l’instabilità che ha sempre caratterizzato le legislature in Italia, la maggioranza degli elettori è convinta che il nuovo governo non riuscirà ad arrivare a fine legislatura. Il 26 per cento degli intervistati crede che il prossimo esecutivo durerà poco, mentre un altro 36 per cento pensa che in ogni caso non sarà in grado di arrivare a fine mandato. Solo il 25 per cento è convinto che il governo durerà tutta la legislatura. E non è un caso che la maggioranza degli ottimisti si trovi all’interno dell’elettorato di centrodestra, convinto nel 60 per cento dei casi che il governo avrà vita lunga.