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BOLOGNA – Due comunità straziate. Castenaso, il paese del Bolognese dove vivevano Giulia e Alessia Pisano, uccise da un treno a Riccione, e Senorbì, il centro del territorio del Sud Sardegna, da cui è emigrato il papà Vittorio. Il cognome della famiglia è Pisano, e non Pisanu come inizialmente si riteneva; l’equivoco è legato al fatto che Vittorio e il fratello, lo zio delle ragazze, hanno due cognomi diversi, l’uno Pisano e l’altro Pisanu: probabilmente all’origine di questa discrepanza vi è un errore materiale dell’anagrafe. La ditta di traslochi del papà straziato dal dolore è infatti Pisanu, come il resto della sua famiglia.
“Una seduta sui binari, l’altra ha cercato di tirarla via”
Mentre le indagini su quanto accaduto domenica mattina nella stazione di Riccione sono ancora in corso, si aggiungono testimonianze di chi ha assistito all’incidente. Stefano, giovane di 32 anni che frequenta spesso la stazione riccionese nei weekend, spiega di avere assistito a tutta la scena. “Ho visto una ragazza seduta nei binari, e l’altra”, che si è poi rivelata essere la sorella, “che ha cercato di tirarla via”. Una versione che conferma quella riferita da altre persone presenti. Il testimone specifica che quella seduta in mezzo ai binari indossava “un vestito verde”, mentre l’altra era “vestita di nero”. Il treno arrivato a tutta velocità ha centrato entrambe. “Ho sentito un botto, un’esplosione, come se fosse una bomba”, racconta il giovane. “Sono stato male tutto il giorno”, “Vedere due corpi sparire così è veramente agghiacciante”.
A Castenaso fiori e lanterne per Giulia e Alessia
“Adesso è il tempo del rispetto, del silenzio e del raccoglimento. Le troppe parole scombussolano solo, dicono la parziale verità di tutto e deve essere solo un momento di raccoglimento e affetto e tenerezza verso i giovani. Questo è l’unico atteggiamento che noi adulti dobbiamo avere e manifestare”: è il messaggio di don Giancarlo Leonardi, parroco di Castenaso.
Fiori lasciati all’ingresso della casa di Alessia e Giulia Pisano, le ragazze di Castenaso travolte a Riccione da un treno ad alta velocità (ansa)
Davanti a casa delle ragazze iniziano a comparire mazzi di fiori lasciati dai concittadini; i suoi coetanei, racconta una ragazza, ieri sera si sono trovati per accendere lanterne con i nomi delle due sorelle scritti sopra. “Chiedo alla nostra comunità di essere solida, solidale e vicina alla famiglia”, è l’invito del sindaco di Castenaso Carlo Gubellini, che attende conferme sulla data dei funerali per indire il lutto cittadino.
Morte di Giulia e Alessia investite da un treno a Riccione, Castenaso è un paese sotto shock: nessuno voleva crederci
di
Simone Monari
“Ai giovani, agli amici delle vittime – riflette il sindaco – voglio dire: vivete la vita, perché è il dono più prezioso che abbiamo. Però custoditela, abbiatene cura; siate attenti, vivetela con responsabilità. Divertitevi, prendetevi i vostri spazi, ma usate sempre la testa, non perdete il controllo di voi stessi”.