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Il nuovo Mac mini M4 non smette di stupire. Dopo la cascata di recensioni entusiastiche, diversi appassionati hanno smontato le loro unità appena arrivate, scoprendo che il mini PC ha un SSD rimovibile.
Prima di sfregarvi le mani, però, continuate a leggere, perché come da consuetudine Apple ha adottato una soluzione proprietaria e non potremo scegliere semplicemente uno dei migliori SSD sul mercato. Scopriamo perché.
Il nuovo Mac mini ha un SSD rimovibile, ma non è quello che pensiamo
Cominciamo dall’inizio. Da ieri, 8 novembre, tutti gli utenti hanno iniziato a ricevere i loro Mac mini. Subito appassionati e YouTuber, tra cui ovviamente iFixit, hanno iniziato a smontarlo per vedere come fosse fatto internamente.
La scoperta: l’SSD è rimovibile
A questo punto si sono fatte un paio di scoperte. La prima è che l’SSD è rimovibile, e non saldato alla scheda madre come nel Mac mini con chip M2. Si tratta fondamentalmente della stessa soluzione adottata per il Mac Studio e il Mac Pro.
Non solo, ma stando ai video pubblicati in rete sembra che aprire il Mac mini sia abbastanza agevole.
Il problema? Non è il solito SSD
La brutta notizia è che, come avvenuto per il Mac Studio, Apple ha optato per una soluzione proprietaria. Questo significa che il dispositivo contiene solo il chip NAND per l’archiviazione, mentre il controller è separato e non come in un SSD normale, ma integrato nel SoC.
Come funziona la memoria dei Mac
Cosa significa? In pratica gli SSD per funzionare hanno bisogno di almeno due cose: il chip NAND, ovvero la memoria flash vera e propria, e il controller, che gestisce i dettagli della lettura e della scrittura (gli SSD più cari hanno anche la DRAM per la cache, ma adesso non è importante).
Questo “pacchetto” rende l’SSD autonomo ed è confezionato in una struttura standard, che può essere SATA o M.2.
In questo modo basta avere lo slot corrispondente sul computer e siamo a posto.
Con i Mac, a partire dall’introduzione del chip Apple T2 e poi con i chip M, Apple ha separato controller e NAND dall’SSD. In pratica il controller è integrato nel chip, mentre la memoria contiene solo la componente NAND (poi c’è anche un altro componente).
Qualcuno è però riuscito a sostituirlo
Quindi la memoria potrà essere letta solo dal controller integrato. Il che comporta due possibilità: o si cambia la memoria NAND o l’SSD, il che però non è semplice.
C’è chi la fa complicata
Detto questo, qualcuno è già riuscito a sostituire l’SSD base da 256 GB con uno da 2 TB, e a quanto pare ci sono già negozi in Cina che lo fanno per gli utenti (non sappiamo il costo, ma comunque inferiore degli upgrade richiesti da Apple).
La procedura è però incredibilmente complessa, come si può vedere da questo video su X, ripreso da TikTok.
Stando a quanto riportato dall’utente che ha condiviso il filmato, la procedura funziona: il disco da 256 GB ha velocità di scrittura / lettura di 2.900 MB/s e 2.000 MB/s rispettivamente, mentre il nuovo disco da 2 TB arriva a 2.900 MB/s e 3.300 MB/s.
Non sappiamo se questo sia vero e se effettivamente il computer si accenda o se ci siano avvisi come per gli schermi non originali degli iPhone (o altro). Non ci sono infatti schermate del Mac acceso.
Quello che sappiamo è che il ben più affidabile sito iFixit è riuscito a sostituire un SSD da 256 GB con uno da 512 GB.
E chi più semplice
Il sito ha dichiarato che la procedura è stata molto più semplice: senza scambiare le memorie NAND, ha semplicemente usato Apple Configurator per attivare il nuovo disco.
Ricordiamo che Apple Configurator è un’app per Mac che consente di configurare i vari dispositivi Apple e ripristinare i Mac con chip M o chip T2.
Il problema a questo punto è mettere le mani su una memoria, che come immaginerete non sono in vendita su Amazon. In teoria dovrebbe bastare andare sul sito selficerepair di Apple e ordinare un nuovo SSD, ma non c’è un listino prezzi.
Insomma, bisogna aspettare il video completo di iFixit per vedere la procedura completa.
La buona notizia per gli utenti
Insomma, come avrete capito, cambiare l’SSD del Mac mini non sarà una passeggiata, ma c’è una buona notizia.
Forse ricorderete che nel 2022 Apple aveva lanciato Mac mini e MacBook Air M2 base con un SSD da 256 GB molto più lento della versione da 512 GB (dal 30 al 50% più lento in velocità di lettura e scrittura).
Il motivo: era stata adottata una singola memoria NAND da 256 GB invece di due da 128 GB, il che causava un collo di bottiglia. Nel 2023 Apple era tornata sui suoi passi, e con il MacBook Air M3 aveva adottato la soluzione a due memorie NAND.
La buona notizia è che anche con il Mac mini M4 base da 256 GB l’SSD presenta due chip NAND da 128 GB, il che, come evidenziato dai benchmark, consente di ottenere velocità di lettura e scrittura consistenti su tutta la gamma.
Scoprite di più sui nuovi Mac
Anche se cambiare l’SSD potrebbe essere più complicato di quanto avremmo desiderato, i nuovi Mac hanno entusiasmato la maggioranza degli addetti ai lavori: scoprite i dettagli nei nostri speciali.