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SoundSource è la migliore app per gestire l’audio del Mac. Ma è quella da usare?

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Come controllare il volume dell’audio a livello di singola applicazione sui migliori Mac? Ve lo diciamo subito: macOS non offre uno strumento integrato, ma dovrete usare un’app di terze parti come SoundSource.

E su questo non c’è nulla da dire: l’app di Rogue Amoeba funziona benissimo, offre un controllo capillare su ingressi e uscite, e ottimizza persino l’audio in uscita! Ma è la soluzione migliore? Andiamo a scoprirlo.

Cos’è SoundSource e a cosa serve

Il problema: macOS non offre uno strumento di controllo del volume per app

Provenendo da Windows, molti utenti si troveranno spaesati: non c’è un sistema per regolare il volume a livello di singola app. Dalla barra dei menu possiamo solo impostare il volume di sistema, e scegliere il dispositivo di uscita (o tenendo premuto il tasto option, selezionare quello di entrata). 

Cos’è SoundSource

È qui che interviene SoundSource, un’app di terze che sarà sempre raggiungibile da qualunque posizione dell’interfaccia dalla barra dei menu o attraverso una finestra flottante.

Da qui, si può selezionare il dispositivo audio di entrata e uscita, il volume delle singole app e molto altro.

A cosa serve SoundSource

Ma questo è solo l’inizio: SoundSource infatti offre tantissime funzioni. Ecco un elenco:

Controllo del volume a livello di singola app app
Gestione del dispositivo di uscita o entrata per singola app
Effetti audio, sempre per singola app
Controllo dei vari dispositivi audio con i tasti del volume del Mac
Supporto Comandi rapidi
Miglioramento audio
Equalizzazione per cuffie, ottimizzata per migliaia di modelli
Indicatori sulla barra dei menu

Quanto costa SoundSource

C’è un problema. SoundSource ha un prezzo, e non proprio economicissimo: 48 dollari una tantum. Inoltre questo acquisto non garantisce il supporto per i successivi aggiornamenti.

Per esempio, chi vuole aggiornare da SounSource 4 a SoundSource 5 e avere accesso alle ultime funzioni, deve pagare 24 dollari

Per fortuna c’è una versione di prova gratuita, così tutti possono vedere se faccia o meno al caso loro.

Limiti della versione di prova

La versione di prova è pienamente funzionale, ma presenta due aspetti che vi spingeranno, prima o poi ad acquistare quella completa. Il primo è un pulsante rosso in alto a destra, nell’interfaccia. 

Il secondo, ben più importante, è un rumore che dopo 20 di utilizzo si sovrapporrà a qualsiasi audio regolato dall’app. L’unico modo che avrete per eliminarlo sarà di uscire dall’app e riavviarla (se volete continuare a usarla). In alternativa, dovrete comprarla. 

Come installare e usare SoundSource

Vediamo ora come installare e usare SoundSource. In questo articolo useremo la versione di prova, ma le funzioni sono le stesse della versione a pagamento. 

Come installare SoundSource

Per installare SoundSource, andate sulla pagina del sito di Rogue Amoeba e cliccate sul pulsante Free Download. Verrà scaricato un file .zip. 

Cliccate sul Finder (l’icona con la faccina sorridente nel Dock) e selezionate Download, poi cliccate con il tasto destro del mouse (o premete control + clic) su SoundSource.zip.

Selezionate Apri e trascinate SoundSouce.app nella cartella delle Applicazioni. Cliccate sulla cartella Applicazioni e cliccate due volte su SoundSource.app per aprirla: selezionate Apri (dovrete farlo solo la prima volta).

Superate il tutorial iniziale cliccando quattro volte su Next e poi su Close Tour. Adesso dovete concedere un po’ di autorizzazioni: cliccate su Enable su ogni voce e seguite le indicazioni:

Audio Routing Kit
Audio di sistema
Microfono
Accessibilità
Bluetooth

Cliccate su Continue e l’app sarà pronta. 

Come usare SoundSource

L’app si aprirà sotto forma di finestra flottante: da qui potrete gestire l’audio di sistema, in alto, tramite un cursore per regolare il volume e il dispositivo di uscita o entrata (Device). Le modifiche applicate qui varranno per tutte le app. 

Sotto troverete le applicazioni, anche qui con un cursore per regolare il volume e un menu a tendina per scegliere il dispositivo di uscita.

Per ogni voce, tra Volume e Device, c’è una colonna Boost: cliccandola si può migliorare il segnale. Nelle mie prove ha un effetto tangibile, sia per quanto riguarda il volume che per la qualità dell’audio (probabilmente applica un profilo di equalizzazione). 

A destra di ogni voce c’è un pulsante “>“. Cliccandolo nella sezione dell’audio di sistema potrete scegliere il campionamento (Sample Rate), il bilanciamento e il profilo di equalizzazione.

Cliccando su Add Effect si può aggiungere un effetto, come un profilo per le cuffie (cliccate su Headphones, poi selezionate la voce e cliccate su Add profile, infine cliccate su Headphone.com per trovare una marca nota), o gli effetti Audio Unit integrati, come distorsione, riverbero e altro.   

Se ci cliccate sopra da un’app, potrete scegliere il livello di miglioramento del volume, l’equalizzatore e l’effetto. Cliccando su Add Favorite, potrete aggiungere un’app a quelle preimpostate (in ogni caso se usate un’app diversa SoundCore la aggiunge automaticamente).

L’app supporta la modalità scura, e segue il tema di sistema (ma potete scegliere altrimenti). 

La finestra dei controlli può essere una finestra flottante o collegata alla barra dei menu. Per impostare una delle due opzioni cliccate sull’icona in alto a sinistra nella finestra:

una specie di beuta con una barra in basso: finestra flottante
puntina da disegno: ancorata alla barra dei menu

In ogni caso, per richiamarla basta cliccare sull’icona dell’audio (l’altoparlante a sinistra del Centro di Controllo). 

Impressioni: vale la pena pagare 48 dollari?

SoundSource funziona benissimo: fa quello che promette e offre un controllo totale sull’audio del Mac. Il tutto in un’interfaccia chiara e di facile comprensione.

Non solo, ma anche le funzionalità aggiuntive sono interessanti. Il Magic Boost 2, il miglioramento dell’audio, fa veramente la differenza ascoltando su speaker poco potenti (ho provato con un Echo Pop).

Anche l’ottimizzazione per le cuffie è interessante, e si nota decisamente la differenza. Ci sono tantissimi profili per marchi di cuffie (anche se le popolarissime Beyerdynamic DT 770 Pro 80 Ohm non ci sono).

E se collegate dispositivi normalmente non supportati dai tasti del volume della tastiera, come i monitor HDMI o DisplayPort, ci sono i Super Volume Keys, che li implementano.

Insomma, ci sono tanti motivi per apprezzare SoundSource, e sicuramente una volta provata farete fatica a farne a meno. Ma ne vale la pena per 48 dollari? 

Per chi non vuole spendere questi soldi e si accontenta di regolare i volumi a livello di app c’è Background Music, che è open source e gratuita (e ha ricevuto un importante aggiornamento in aprile). 

Per chi ha voglia di “sporcarsi le mani”, c’è BlackHole, un’altra app gratuita e open source, ma per usi un po’ più specifici (creando un audio virtuale è in grado di indirizzare l’audio interno per una registrazione, ad esempio, come LoopBack sempre di Rogue Amoeba). 

Insomma, SoundSource fa tutto e meglio, e dopo averla provata faccio fatica a staccarmene (se non altro per i profili di ottimizzazione dell’audio), ma non sono sicuro che tutti avranno bisogno di pagare per questo.

App e approfondimenti per scoprire il Mac

Vi piace SoundSource? Mentre decidete se procedere all’acquisto o meno, date un’occhiata ai nostri approfondimenti sul Mac: scoprirete senz’altro qualche trucco che vi permetterà di usarlo meglio!

 

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