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Non solo mascherine, che da domani non si dovranno più usare all’aperto. La curva epidemica scende rapidamente e anche in Italia si inizia a riflettere su quali misure cambieranno e quali no quando finirà lo stato di emergenza, cioè il 31 marzo. Ad esempio è in bilico l’obbligo del Green Pass base per accedere ai negozi, salvo quelli di prima necessità. Sempre sul certificato verde, potrebbe bastare il base, e quindi non più il super, per entrare negli alberghi. Ma un’altra disposizione che potrebbe cadere con l’arrivo della primavera è quella sullo smart working. Resterà invece, almeno fino a giugno, l’obbligo per gli over 50 di avere il Super Green Pass per lavorare.
Il governo deciderà nelle prossime settimane cosa fare. “Siamo in un tempo nuovo del Covid – ha detto il ministro alla Salute Roberto Speranza – Stiamo iniziando ad affrontare questa fase, già alcune scelte vanno in questa direzione. Quella sulle scuole per esempio, che è stata molto rilevante. L’auspicio è che i numeri migliorino, ma c’è bisogno ancora di prudenza, di cautela. Passi troppo lunghi potrebbero metterci in difficoltà”.
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di Elena Dusi 05 Febbraio 2022
Certificato base / Non andrà esibito per lo shopping
La prima restrizione che potrebbe saltare, da aprile, è anche l’ultima entrata in vigore: l’obbligo di Green Pass base per accedere sostanzialmente in tutti i negozi tranne quelli di prima necessità, banche, uffici postali, finanziarie e tutti gli uffici pubblici per i quali dall’1 febbraio è necessario almeno l’esito negativo di un tampone.
Il provvedimento, come tutti gli altri fin qui adottati, ha scadenza il 31 marzo e il governo potrebbe decidere di non reiterarlo. Stessa sorte potrebbe seguire l’obbligo di Green Pass base per i clienti di parrucchieri, barbieri, estetisti e tutti i centri di servizi alla persona.
Il Super Pass / Resta obbligatorio per gli over 50
La proroga, almeno fino al 15 giugno del Green pass rafforzato, sembra invece assai probabile visto che fino a quella data è in vigore l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 e il Green Pass è concepito anche come uno strumento per spingere alla vaccinazione. Anche l’obbligo di Super Green Pass per accedere a mezzi di trasporto, bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, siti culturali scade il 31 marzo ma la proroga, almeno per tutti i siti al chiuso, sembra scontata. Il governo potrebbe invece valutare l’alleggerimento consentendo l’accesso senza Pass solo nei luoghi all’aperto.
Le mascherine / Toglierle al chiuso? Decideranno i dati
Da domani e fino al 31 marzo all’aperto si potranno togliere le mascherine. Andranno indossate soltanto in caso di assembramenti o affollamenti. Tutti dovranno sempre portarle con sé per metterle nel caso di bisogno. Fino al termine del prossimo mese resterà anche l’obbligo di tenere le mascherine al chiuso. La misura potrebbe essere prorogata. Dipenderà da come va l’epidemia, hanno ribadito ieri dal governo, dopo che già martedì il ministero alla Salute aveva fatto capire che un prolungamento dell’obbligo al chiuso non è da escludere.
Il lavoro / Lo smart working non sarà prorogato
Con l’ultima proroga dell’emergenza, si è consentito ai lavoratori pubblici e privati di ricorrere al lavoro in remoto “semplificato”, che deroga agli accordi sindacali o individuali con la propria azienda. Lo smart working potrebbe non essere prorogato. Inoltre fino al 31 marzo è concesso anche il congedo parentale straordinario, indennizzato al 50%, per i lavoratori autonomi e dipendenti genitori di un figlio sotto i 14 anni, o disabile, positivo al coronavirus, in quarantena oppure al quale sia stata comunque sospesa la didattica in presenza.
Il tempo libero / Sport all’aperto basterà il tampone
La primavera potrebbe segnare il ritorno della possibilità di fare sport all’aperto senza obbligo di Green Pass rafforzato, al momento possibile soltanto per attività motorie individuali, dal jogging al ciclismo agli sport a mare. Entro il 31 marzo il governo dovrà decidere se prolungare ancora l’obbligo di Green Pass rafforzato per tutte le attività sportive, dalle palestre alle piscine, dagli sport di contatto alle scuole di danza fino agli impianti di risalita delle località sciistiche. Se la riapertura sarà graduale, il Green Pass rafforzato potrebbe essere richiesto ancora per gli sport che si svolgono al chiuso.
I viaggi / Su treni e traghetti ancora con la carta
Di certo per viaggiare sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza in Italia il Super Green Pass continuerà a essere richiesto oltre la scadenza del 31 marzo. Per i viaggi internazionali, invece, non c’è alcuna scadenza in vista. L’Italia ha già fatto cadere l’obbligo di tampone per chi arriva nel nostro Paese e non è vaccinato e si è omologata alle regole del Green Pass europeo (quello base) che prevede il libero movimento nei 27 Paesi Ue per chi è vaccinato, guarito o ha un tampone negativo. Potrebbe invece essere di nuovo consentito l’accesso agli alberghi solo con il Green Pass base come avviene per gli stranieri.
Rsa e hospice / Le visite dei parenti saranno più facili
Per entrare nelle Residenze per anziani (Rsa) e negli hospice, i visitatori (che siano familiari oppure caregiver) devono avere una certificazione verde rilasciata dopo la terza dose del vaccino, cioè dopo il booster. Un’altra possibilità è che la persona abbia ricevuto due somministrazioni ma anche una certificazione che attesta l’esito negativo di un tampone rapido o molecolare eseguiti nelle 48 ore precedenti. Dal 31 di marzo le misure potrebbero essere allentate, anche se le strutture per gli anziani hanno dimostrato di essere luoghi dove il virus può fare grandissimi danni.
Gli esperti / Cts ai titoli di coda. Figliuolo rimarrà
Con l’emergenza, scadono tra l’altro il Cts e la struttura commissariale guidata dal generale Francesco Figliuolo. Per quanto riguarda il Comitato tecnico scientifico probabilmente non verrà prorogato. Da tempo il Cts viene coinvolto di meno nelle decisioni e il premier Draghi usa come punto di riferimento soprattutto il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli (e in seconda battuta Silvio Brusaferro dell’Istituto superiore di sanità). Per quanto riguarda Figliuolo, invece si troverà un modo di mantenerlo nell’incarico, visto che la campagna vaccinale deve andare avanti.