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ROMA – Doveva essere il D-day della maggioranza: il giorno in cui — dopo settimane trascorse a distinguersi, la Lega, o a mostrare freddezza, alcuni settori di FI — il centrodestra si sarebbe spaccato. E invece a finire in frantumi sul caso Santanchè è l’opposizione. Spiazzata, in particolare il Pd, dalla fuga in avanti del M5S. Che senza avvertire nessuno, se non a pochi minuti dalla seduta, non solo notifica all’Aula la mozione di sfiducia nei confronti della ministra, ma annuncia anche la presenza in tribuna di un gruppo di dipendenti delle sue aziende.