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Matteo Renzi accusa la premier Giorgia Meloni di mentire sull’entità del taglio delle tasse contenute nel pacchetto di misure varato dal Consiglio dei ministri di oggi, Primo maggio.
“La premier Meloni taglia 4 miliardi di tasse sul lavoro e dice che questo è il taglio di tasse più importante degli ultimi decenni. Falso! Per fare esempi: gli 80 euro valevano 10 miliardi all’anno, la cancellazione Imu prima casa 4 miliardi, l’Irap costo del lavoro 6 miliardi. Vi risparmio tutto il resto dall’Ires a Industria 4.0 alle tasse per il mondo agricolo. La Meloni taglia 4 miliardi una tantum ed esulta, noi abbiamo tagliato in silenzio 25 miliardi all’anno. Giorgia Meloni non ha litigato solo con la politica: ha litigato prima di tutto con la matematica. Buon Primo Maggio”. Così il leader di Italia Viva, su Twitter.
“Abbiamo liberato un tesoretto da 4 miliardi, grazie al coraggio di alcuni provvedimenti che avevamo portato avanti, penso al superbonus e alla questione delle accise, ed oggi destiniamo l’intero ammontare di quel tesoretto al più importante taglio delle tasse sul lavoro degli ultimi decenni”, rivendica la presidente del Consiglio nel video che ha postato sui social per dettagliare il dl Lavoro. “Tagliamo il cuneo contributivo di 4 punti e questo taglio si somma a quello che avevamo già fatto nella precedente legge di bilancio: così oggi, e fino alla fine dell’anno, abbiamo un taglio di 6 punti percentuale per chi ha redditi fino a 35.000 euro e addirittura di 7 punti per i redditi fino a 25000 euro. È una scelta di cui io vado profondamente fiera”, aggiunge.
“Negli ultimi dieci anni, Renzi ha tagliato le tasse di una ventina di miliardi, Draghi di una decina. Lei di tre, facendo uno dei tagli più piccoli degli ultimi decenni. Sapete perchè la politica ha perso credibilità? Perchè le si consente di usare le parole totalmente a ca**o”. Lo scrive su Twitter il responsabile economico di Italia viva, Luigi Marattin.