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Telegram Premium è realtà da pochi giorni: tante funzioni in più, al costo di 5,99€ al mese. E se vi dicessimo che su Android c’è un modo, perfettamente legale e senza “accrocchi”, per pagare l’abbonamento solo 3,99€/mese?
Telegram Premium su Android con apk
Forse non tutti i lettori ne sono a conoscenza, ma Telegram per Android non è distribuito solo tramite il Google Play Store, bensì anche sul sito ufficiale dell’app di messaggistica.
Vi basta recarvi su https://telegram.org/android, meglio se direttamente dal browser del vostro smartphone, e premere su “Scarica Telegram” per scaricare l’apk ufficiale dell’app. Come specificato anche sul sito, questa versione di Telegram ha meno restrizioni e riceve aggiornamenti automatici direttamente da telegram.org. Si tratta di un passaggio molto importante, ma ci torneremo sopra a breve.
Una volta scaricato l’apk di Telegram sul vostro telefono, lo dovrete installare (nel caso aveste la versione di Telegram del Play Store è meglio disinstallarla prima). È sufficiente cliccare sulla notifica di download, oppure aprirlo tramite un file manager di vostra scelta, ma in entrambi i casi dovrete dare all’app utilizzata per aprirlo i permessi per installare app sconosciute.
Nessun problema: sarà l’app stessa a chiederveli, e voi dovrete solo abilitarli. In caso di problemi basta tenere premuto il dito sull’icona dell’app, selezionare le informazioni app, scorrere in basso fino a Installa app sconosciute, cliccarci sopra, e abilitare consenti da questa origine. Qui sotto trovate tutti i passaggi illustrati, completi con una breve animazione, ed in giornata arriverà anche un video dedicato.
Alla fine insomma avrete una “nuova” app di Telegram installata, identica a quella del Play Store, ma con la particolarità di non avere alcun vincolo con lo store di Android, e quindi con Google, cosa vitale per ridurre il prezzo di Telegram Premium.
Come abbonarsi a Telegram Premium a prezzo scontato
Benissimo, avete una “nuova” app di Telegram installata sul vostro smartphone. Dopo aver effettuato il login ad essa, apritela e andate nel menu laterale, scegliendo poi la voce Impostazioni.
Scorrendo un po’ in basso dovreste vedere una opzione chiamata proprio Telegram Premium, tramite la quale potrete abbonarvi. Se così non fosse, significa che la versione di Telegram che avete scaricato è inferiore alla 8.8.2, necessaria per potersi abbonare.
Niente panico: Telegram si aggiorna automaticamente. Dovrete solo pazientare qualche ora (o anche meno) e sarà l’app stessa a segnalarvi che c’è un aggiornamento pronto da installare. Non appena disponibile, effettuate l’update, riavviate Telegram, e al termine avrete l’agognata voce Telegram Premium nel menu delle Impostazioni.
Cliccateci sopra e sarete davanti ad una schermata come quella qui sotto, con il prezzo per abbonarsi a Telegram Premium di 3,99€ contro i 5,99€ convenzionali.
Com’è possibile tutto ciò? Semplice: in questo modo, non essendo passati dal Play Store, Telegram non dovrà pagare alcuna commissione a Google, e quindi può permettersi di ridurre il prezzo. La transazione sarà infatti processata direttamente da Telegram.
Ci possiamo fidare? È sicuro questo metodo? Indubbiamente passare per Google Play rappresenterebbe senz’altro una garanzia ulteriore, ma è comunque di Telegram che parliamo, un’app di messaggistica famosa e usata da milioni di persone al mondo; fatto sta che in caso di problemi è a lei che dovrete rivolgervi.
Il metodo appena descritto ha quindi per l’utente degli indubbi vantaggi economici, ma di certo non sarà visto di buon occhio da Google. Finora Telegram non offriva acquisti in-app, quindi il problema non si poneva, ma non è detto che adesso BigG non possa prendere provvedimenti.
Il problema dei pagamenti al di fuori degli store di Google ed Apple è quantomai dibattuto, e le prime rotture sono già in atto; pare comunque che piano piano si stia arrivando ad un’apertura (celebre quella con Spotify), ma non è ancora il momento in cui chiunque possa offire le proprie alternative di pagamento, e questa di Telegram, essendo un novità, è ancora tutta da valutare.
A tal proposito ricordiamo infatti che non c’è una simile opzione su iPhone, perché Apple non permette di installare applicazioni da fonti sconosciute. Solo gli utenti Android possono beneficiarne, per adesso, fino a prova contraria.