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Terremoto a Catanzaro, pochi danni ma oggi scuole chiuse per verifiche. Esercitazione antisismica a Messina

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C’è chi ha passato la notte in auto, chi invece dopo qualche ora ha deciso di rientrare in auto. È stata una nottata di paura a Catanzaro. Poco prima dell’una, alle 0,44 dicono i sismografi, una scossa di magnitudo compresa fra 4,2 e 4,7 ed epicentro proprio davanti alla costa catanzarese ha fatto tremare la città e la provincia. Che si sappia, non ha provocato nessun serio danno o crollo, ma in pochi minuti le strade erano piene di gente impaurita.

È iniziato tutto con un boato sordo “come se venisse da sottoterra” si racconta sui social, poi la terra ha iniziato a tremare. Una scossa lunga che ha tirato giù dal letto chi era già andato a dormire e in quei secondi terrorizzato chi era sveglio. Non è zona di terremoti Catanzaro. A differenza di altri territori della Calabria, come il reggino abituato alla “ginnastica” sismica dovuta anche alla vicinanza di Etna e Eolie, il terremoto ha sorpreso molti.

“In 46 anni mai sentito così forte il terremoto. Mi sono svegliata con il letto che si muoveva, che sensazione brutta il pavimento che tremava”, commenta una catanzarese sui social. E giù una pioggia di conferme, incluso quelle di chi pochi minuti dopo scriveva dall’auto giurando: “io stanotte in casa non ci dormo”. E qualcuno, sottolineava amaro “Dopo la sentenza sul terremoto de L’Aquila dormire può essere una colpa”

“A memoria, è il più forte che ricordi”, conferma il sindaco Nicola Fiorita, già in Comune per coordinare le verifiche strutturali sugli edifici pubblici, a partire dalle scuole che questa mattina rimarranno chiuse. “Ereditiamo un patrimonio edilizio in molti casi vetusto, per prudenza abbiamo deciso di lasciare gli studenti a casa e procedere con verifiche scrupolose”.

Nella notte, poco dopo la scossa, Fiorita sui social ha inviato un messaggio per tranquillizzare la popolazione.  “La paura ovviamente è stata tanta ma voglio rassicurare tutta la città. Polizia locale, Vigili del fuoco, Protezione civile e Amministrazione sono in stato di allerta e stanno monitorando la situazione. Buona notte a chi riuscirà a dormire” ha scritto a pochi minuti dalla scossa. Attorno alle tre, con un secondo post ha annunciato di aver firmato un’ordinanza urgente di chiusura delle scuole. Le squadre sono già al lavoro e a metà giornata si dovrebbe avere un quadro preciso della situazione.

Ieri a Messina è stata organizzata una simulazione di un sisma di magnitudo 6.3 della scala Ritcher e della successiva onda di maremoto. L’esercitazione di Protezione Civile “Messina Risk Sis.Ma. 2022”, giunta alla XI edizione, quest’anno si inquadra nella Settimana nazionale della Protezione civile promossa dal Dipartimento della Protezione civile. In un territorio “ballerino” come lo Stretto, succede di frequente. “A inizio novembre – ha annunciato ieri il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio –   faremo un’esercitazione importante sullo stretto di Messina per le procedure sismiche di Calabria e Sicilia, ma anche per tutte le regioni che vorranno migliorare i propri sistemi“.

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