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Inutile girarci attorno, la prima volta che sono stato a Torino, la città non mi è piaciuta. Era il novembre del 1995, di sicuro mi portavo appresso pregiudizi e stereotipi, il clima era grigio, ero lì per lavoro ma insomma: nella lunga passeggiata che riuscii a concedermi fra le strade regolari e i portici ricavai l’impressione di un luogo severo, quasi arcigno, sul filo dell’inospitalità.