Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

VIES Newsletter

Gratuito / Prova ora

Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

Torino, partorisce dopo l’intervento per un raro tumore alla testa: “Sono passata dall’ansia alla gioia di stringere mio figlio”

[ Leggi dalla fonte originale]

Una donna di 36 anni ha portato alla luce il suo primo figlio nonostante durante la gravidanza le avessero diagnosticato un rarissimo tumore, un condrosarcoma del clivus, cartilagine al centro della scatola cranica. “Sono passata dall’ansia per la malattia alla gioia di stringere mio figlio” è stato il primo commento della neomamma, Elena, origianria di Cavour, nel Torinese. Il parto, dopo un intervento senza precedenti in letteratura, è avvenuto nel reparto di Ginecologia e ostetricia universitaria dell’Ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino, diretta dalla professoressa Chiara Benedetto.

Il neurochirurgo Francesco Zenga e una grafica dell’intervento (ansa)

Alcuni sintomi visivi erano comparsi alla fine del terzo mese di gravidanza e hanno spinto Andrea Carosso, ginecologo curante della donna, insieme con il professor Luca Marozio, coordinatore della gestione delle gravidanze a rischio, ad avviare una serie di valutazioni fino alla diagnosi di questo raro tumore. La lesione di circa un centimetro e mezzo, identificata con una risonanza magnetica, si stava sviluppando in un’area del cranio nella quale iniziava a comprimere i nervi che controllano i movimenti oculari.

La professoressa Chiara Benedetto 

Elena era incinta di un mese e mezzo quando si sono presentati i primi sintomi, a marzo 2024. “Avevo capito subito – racconta – che qualcosa non andava, avevo la vista offuscata ed ero strabica. E’ stata una cosa immediata. Il mio ginecologo mi aveva consigliato di rivolgermi a un oculista: è stato lui il primo a capire che non era solo un offuscamento della vista ma che dietro c’era qualcosa di più, e mi ha indirizzata alle Molinette di Torino”.

I medici delle Molinette, dopo aver accertato la presenza del tumore, le hanno somministrato prima del cortisone, per una settimana, perché “non potevo assumere alcun farmaco e volevano capire se in questo modo la massa si potesse rimpicciolire”. In caso contrario, “mi avevano prospettato il rischio dell’interruzione della gravidanza“. Oppure, terza opzione, un’operazione senza precedenti: non sono riportati casi in letteratura scientifica di insorgenza di condrosarcomi durante la gravidanza e di interventi fatti durante la gravidanza stessa.

La particolarità sta anche nel fatto di averle permesso di proseguire la gravidanza e di posticipare le terapie successive: Elena ora dovrà trasferirsi, con suo figlio e il compagno, a Trento, dove si trova uno dei tre macchinari presenti in Italia (gli altri due sono a Pavia e a Milano) in grado di assicurarle cinque giorni a settimana, per circa 35 sedute, la proton-terapia necessaria per continuare le cure.

L’intervento chirurgico era l’unica strada per poter ottenere un sollievo dai sintomi visivi e per ottenere una diagnosi precisa. Il tumore è stato rimosso, nel quarto mese di gravidanza, grazie a un delicato intervento neurochirurgico, effettuato presso l’ospedale Molinette di Torino da Francesco Zenga, responsabile della Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria dello stesso ospedale, e dalla dottoressa Federica Penner, afferenti al Dipartimento di Neuroscienze della Città della Salute di Torino, diretto dal dottor Vincenzo Villari.

“La gravidanza era ormai al quarto mese, il tumore era rarissimo – racconta il neurochirurgo Zenga – la scelta sul ‘che fare’ è stata, anche emotivamente, difficilissima. Lei si era accorta che qualcosa non andava poiché all’improvviso si era ritrovata affetta da strabismo: era il tumore che premeva sul nervo abducente che impartisce i movimenti all’occhio. Ho voluto operarla con la collaborazione di un collega, il professor Giancarlo Pecorari, direttore dell’Otorinolaringoiatria delle Molinette: è stato necessario, dopo essere entrati attraverso le narici, ‘farsi largo’ tra arterie e nervi ma alla fine, quando abbiamo rimosso il tumore, il primo effetto è stato la scomparsa immediata dello strabismo. Siamo rimasti d’accordo che prima di Natale ci vedremo per festeggiare: questo è uno dei lati belli del mio lavoro”.

L’assistenza anestesiologica è stata garantita dall’équipe del dottor Roberto Balagna. La procedura, effettuata con una tecnica mini-invasiva endoscopica, ha consentito di arrivare fino al centro della scatola cranica, dove era presente il condrosarcoma. L’intervento è durato circa tre ore.

Il prosieguo della gravidanza ha visto coinvolte varie figure professionali: ginecologi, neurochirurghi, oncologi e radioterapisti, che hanno collaborato affinché si potessero raggiungere le 38 settimane di gravidanza ed espletare il parto. Il parto è avvenuto mediante taglio cesareo, eseguito dal dottor Andrea Carosso, con il supporto anestesiologico della dottoressa Serena Ditaranto, afferente al servizio di Anestesia e Rianimazione diretto dalla dottoressa Mariella Maio.

Il neonato, in ottime condizioni di salute (tre chili e 90 grammi), è stato preso in carico dalla Neonatologia universitaria dell’ospedale Sant’Anna, diretta dalla professoressa Alessandra Coscia. Mamma e neonato sono già a casa e stanno bene: lei potrà ora completare il percorso di terapie necessarie alla cura di questo raro tumore: “Eduardo è un bimbo buonissimo e tranquillissimo – racconta Elena – certo, si sveglia ancora di notte perché mangia ogni 4 ore, ma va bene così”.

 

Il Portale Web dell’informazione libera

VIES TV

L’articolo che hai letto è stato di tuo interesse?

Scopri gli articoli correlati e lascia un commento!

Contattaci per info e collaborazioni.

Tags

Condividi questo post:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter mensile

Ricevi notifiche e riepiloghi delle notizie del mese

Non ti invieremo mai nessuno spam,
solo contenuti utili e di valore.

Il portale web dell’informazione libera.